La pratica del ‘digiuno programmato’ rappresenta qualcosa in grado di creare da sempre delle discussioni. Gli esperti però hanno una idea condivisa.
Sono giorni di grande abbuffate quelli delle feste di Natale. Sin da prima della Vigilia, passando per il periodo a ridosso ed immediatamente successivo a Capodanno per arrivare poi alla coda dell’Epifania, a tavola molte volte non conosciamo freni. E complici i tanti dolciumi che contraddistinguono questa parte dell’anno, anche gli spuntini fuori orario aumentano e finiscono spesso con l’essere incontrollati. In non pochi perciò scelgono volontariamente di mettersi a digiuno per cercare di rimediare ai danni fatti. Ma non c’è scelta più sbagliata. Infatti ogni dietologo o nutrizionista degno di questo nome sconsiglia sempre tale pratica, che a conti fatti non porta alcun vantaggio al nostro organismo. Ed in più rappresenta anche una inutile ‘auto-punizione’. Stare a stomaco vuoto in maniera volontaria come modo per prepararsi ad un lauto banchetto, o farlo dopo aver esagerato con la forchetta, è una cosa che mai e poi mai andrebbe fatta.
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Infatti tutto questo porta solo a scompensi ormonali. Infatti in mancanza delle necessarie fonti energetiche e nutritive che derivano da ciò che mangiamo, l’organismo tende a produrre livelli fuori dal comune di insulina. Poi il rischio è anche quello di incappare in una fame incontrollata fuori dal normale orario dei pasti. Questa affermazione sul quanto sia deleterio il digiuno è condiviso in larga parte da parecchi addetti ai lavori. Il consiglio è sempre quello di mangiare per 5 volte al giorno suddividendo il tutto in colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena. E di farlo a non più di 4-5 ore di distanza gli uni dagli altri. Importante è anche bere almeno 2 litri di acqua al giorno e di associare a tutto questo una alimentazione corretta ed un pò di movimento circa 3-4 volte a settimana. Inoltre prima di prendere qualsiasi iniziativa rivolgetevi sempre ad un medico od un esperto.
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