Dimagrire mangiando si può. Lo afferma la scienza, sulla base di un confronto tra le diete ipocaloriche più seguite tra quelle elaborate dagli specialisti della nutrizione umana. Secondo un recente studio, il segreto sta nel monitoraggio della risposta ormonale che il nostro organismo fornisce quando è sottoposto ad una variazione nell’alimentazione. L’importante è saper dosare adeguatamente carboidrati, proteine e grassi insaturi per ridurre i grassi e non intaccare la massa magra. In questo modo i muscoli, anche senza svolgere attività fisica, sintetizzano l’energia del nostro organismo. Di conseguenza essi conservano il loro tono e bruciano contemporaneamente calorie.
Dimagrire mangiando: il giusto equilibrio per perdere peso
Il regime dietetico deve controllare l’attività metabolica per introdurre gli alimenti giusti che consentono di dare al corpo ciò di cui ha bisogno riducendo allo stesso tempo il senso di fame. Diversamente, anche il successivo mantenimento, invece di integrare la rieducazione alimentare dell’organismo produrrà un effetto negativo. Basterà poi qualche piccolo eccesso per riprendere i chili persi. La parola d’ordine quindi è “equilibrio” in tutto il percorso di dimagrimento, dall’inizio alla fine e per il periodo successivo.
Imparando a gestire i pasti fuori casa, le cene al ristorante e nelle occasioni speciali, si riuscirà infatti a dare un’impronta regolare alle proprie abitudini. Educare ad una sana alimentazione significa imparare le qualità dei cibi, per riuscire anche a concedersi qualche golosità senza sentirsi in colpa. La scienza ha evidenziato infatti che, analizzando un campione di soggetti sottoposti ad un regime dietetico perfettamente equilibrato, la percentuale di essi che dopo il dimagrimento ha riacquistato, in tutto o in parte i chili persi, è estremamente bassa.