In diverse occasioni abbiamo parlato delle dipendenze alimentari, ma oggi si tende a sottovalutare un altro tipo di “dipendenza”, quella dai dolcificanti.
Quando parliamo di dipendenze alimentari, senza dubbio una delle più conosciute è quella legata ai dolci. In questi casi specifici, però, si può verificare un aumento esponenziale del cortisolo, che ci spinge a ricercare costantemente dolci.

Il tutto non finisce di certo qui, perché in questo calderone rientrano anche gli sbalzi glicemici, motivo per cui il nostro corpo sente sempre l’esigenza di introdurre alimenti dolci nel proprio piano alimentare, per soddisfare quella voglia improvvisa che non si riesce a placare.
Sulla base di questa motivazione, è necessario concentrare la propria attenzione anche sulle dipendenze da dolcificanti. Ma di cosa si tratta nello specifico?
Dipendenza da dolcificanti: di cosa si tratta?
Quando parliamo di dolcificanti, è necessario specificare che non ci riferiamo soltanto allo zucchero, ma anche al sucralosio e ad altri tipi di dolcificanti introdotti nel campo alimentare. Questi dolcificanti vengono utilizzati in vari modi, ad esempio per aggiungere sapore a bevande come il caffè. Tuttavia, possono incrementare l’appetito e, a sua volta, l’aumento di peso corporeo.
Infatti, è stato riscontrato che l’uso costante di dolcificanti spinge anche verso un eccesso di cibo, causando problematiche davvero gravi per il nostro corpo. Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato dall’obesità.

Come riconoscere la dipendenza da dolcificanti?
Innanzitutto, dobbiamo sempre tenere sotto controllo il nostro peso corporeo. Se, nella nostra quotidianità, una delle nostre abitudini cambia e ci spinge a chiedere più zucchero, significa che stiamo sviluppando una dipendenza graduale. Un altro dettaglio molto importante da tenere presente è l’aumento della percezione della fame.
Al tempo stesso, si avrà un’alterazione degli ormoni della fame, i quali segnalano al nostro cervello una costante necessità di introdurre cibi dolci nel nostro piano alimentare per soddisfare un’esigenza immediata. Infatti, l’aumento dell’appetito e la difficoltà nel controllarlo sono tutti sintomi derivanti da una dipendenza da dolcificanti.
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A questo punto, può essere utile parlarne con il nostro medico curante e valutare delle alternative per avviare un processo di disintossicazione. Inoltre, il medico curante, meglio di chiunque altro, potrà indirizzarci verso un nutrizionista esperto che ci aiuterà a ritrovare la nostra forma fisica e, soprattutto, a distaccarci dalle dipendenze alimentari, come quella dai dolcificanti, che potrebbero portare anche a malattie come il diabete di tipo 2.
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