Il dolore addominale può diventare un problema molto più serio di quanto immaginiamo. Per questo motivo, è fondamentale individuare immediatamente la causa principale e modificare la nostra dieta, che può influire considerevolmente sulla condizione.
Quando parliamo di dolore all’addome, infatti, ci riferiamo a un fastidio che può manifestarsi occasionalmente o diventare cronico nei casi più gravi. Per questo motivo, è davvero importante discutere di questo fastidio con il nostro medico curante, per capire come intervenire e prevenire inutili sofferenze.

La dieta, inclusi gli alimenti che introduciamo nel nostro piano alimentare, può essere uno dei fattori scatenanti del dolore addominale. In questi casi, è fondamentale attuare un cambiamento significativo.
Dolore all’addome: ecco cosa sta succedendo al tuo corpo
Il dolore all’addome, a volte, può essere il riflesso di un messaggio che il nostro corpo sta cercando di mandarci. Un esempio pratico di ciò è il dolore addominale accompagnato da gonfiore.
In situazioni come questa, potremmo trovarci di fronte a una problematica più grave, come un’intolleranza alimentare. Il nostro apparato digerente fa fatica a processare certi alimenti, il che si traduce in gonfiore addominale e dolore. Questo sintomo è molto comune in caso di intolleranza al lattosio, celiachia o intolleranza al glutine.
Parla con il medico e cambia subito la tua dieta
Se il dolore addominale si manifesta frequentemente, soprattutto dopo i pasti, è fondamentale consultare il nostro medico curante per capire cosa sta realmente accadendo nel nostro corpo. Il medico avvierà una serie di indagini per individuare la causa del problema.

LEGGI ANCHE -> Le ricette pasquali, tradizione e innovazione si fondono per dare vita a piatti unici, da provare e condividere con la propria famiglia
Nel frattempo, possiamo adattare la nostra alimentazione. Potremmo ridurre l’assunzione di carboidrati senza eliminarli completamente e fare lo stesso con gli alimenti ricchi di lattosio. Inoltre, tisane rilassanti come camomilla, semi di finocchio e tè verde possono favorire la digestione e alleviare il fastidio.
Se le indagini mediche forniranno risposte più specifiche, il nostro medico curante sarà in grado di indicarci la strada migliore da seguire, valutando se è necessario consultare un nutrizionista o un gastroenterologo, soprattutto in caso di celiachia.
LEGGI ANCHE -> A colazione spiazzi tutti, smaltisci quello che hai in dispensa e frigo, prepari una torta pazzesca, non dura più di un’ora
LEGGI ANCHE -> Meglio dei cereali, li prepari tu, costano meno e sono anche più buoni