Individuata la causa del decesso di una donna che ha perso la vita dopo avere consumato un alimento ben preciso, che cosa ha ucciso questa sfortunata persona.

Un ricovero d'urgenza in ospedale
Donna mangia zuppa e poi muore, ad ucciderla una sostanza nociva in quel prodotto (ricettasprint.it)

Una drammatica vicenda ha colpito una famiglia a Roma, dove una donna ha perso la vita dopo aver consumato una zuppa di carciofi.

L’evento, avvenuto a fine settembre, ha portato ad un avvelenamento con il verificarsi di una condizione pericolosa che ha richiesto l’intervento di medici all’ospedale Sant’Eugenio. Ma ogni tentativo di salvarla è risultato vano.

La situazione ha attirato l’attenzione della procura di Roma, che ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo, affidando le indagini alla Asl ed ai carabinieri del Nas. Dopo aver consumato la zuppa, la donna ha iniziato a sentirsi male poche ore dopo il pasto. La situazione è rapidamente degenerata, portando alla sua morte.

Nello stesso tempo, anche la figlia della vittima ha mostrato segni di intossicazione, risultando così grave da necessitare un ricovero in terapia intensiva. Grazie a un tempestivo intervento, la giovane è stata dimessa, ma ora chiede giustizia e chiarezza sul decesso della madre.

Morte da intossicazione, che cosa ha fatto morire la donna

Una zuppa di carciofi
Morte da intossicazione, che cosa ha fatto morire la donna (ricettasprint.it)

L’inchiesta ha preso piede solo una settimana dopo la tragedia, quando la famiglia ha deciso di denunciare l’accaduto. Questo ritardo ha complicato notevolmente le indagini. L’Asl, ricevuta la segnalazione, ha analizzato i resti della zuppa nel pentolino utilizzato per la preparazione.

Le analisi hanno confermato la presenza di tracce di botulino, un batterio noto per la sua capacità di produrre tossine letali. Un elemento chiave emerso dall’indagine è che il lotto di prodotto in questione era già stato ritirato dal mercato dal produttore, poiché scaduto.

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Questo ha reso impossibile rintracciare il lotto specifico da cui proveniva la zuppa. Le autorità investigano ora per comprendere se la contaminazione fosse già presente al momento dell’acquisto. O se si sia verificata successivamente, magari a causa di un errato stoccaggio da parte della vittima, che aveva 79 anni.

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Se la zuppa sia stata contaminata dopo l’acquisto, ciò potrebbe essere accaduto a causa di un errore nella gestione delle temperature o dei tempi di conservazione. Gli esperti stanno valutando tutte le possibilità per chiarire la dinamica che ha portato a questa tragica perdita.

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Il botulino è un batterio particolarmente temuto nell’ambito della sicurezza alimentare. La sua tossina può causare gravi effetti sulla salute, tra cui paralisi e, nei casi più gravi, morte. È fondamentale che i consumatori siano consapevoli dei rischi associati ai prodotti alimentari, specialmente quelli conservati o preparati in casa.