Era uno dei ristoranti preferiti della movida serale, noto per la bontà dei suoi piatti e non solo: quando i clienti lo hanno scoperto, sono rimasti senza parole.
L’estate ormai agli sgoccioli ha regalato certamente a tutti qualche momento di relax ed aria aperta, anche se in misura diversa. Sicuramente si sono moltiplicate un po’ per tutti le occasioni per uscire e magari cenare fuori, anche all’ultimo minuto, scegliendo il posto che si é abituati a frequentare o, in alcuni casi, provando nuove esperienze gastronomiche.
Nè più nè meno quello che molti affezionati clienti di questo amatissimo e famoso locale erano soliti fare per trascorrere le serate in compagnia e che si é rivelata una scelta sbagliata.
Quando si sono recati nel loro ristorante di fiducia ed hanno trovato chiuso, non riuscivano a credere ai loro occhi. Il primo pensiero è andato a qualche evento improvviso o ad una mancanza di corrente, mai avrebbero potuto invece immaginare che il luogo in cui avevano consumato quei deliziosi manicaretti era stato messo sotto sequestro. Era sempre pieno, in alcune serate addirittura si dovevano fare file interminabili per accaparrarsi un posticino e per approfittare del prezzo concorrenziale a cui erano proposti i menù.
Venticinque euro per mangiare pietanze a base di mare, in perfetto stile con la location situata proprio su uno dei litorali più frequentati nel periodo estivo. La chiusura ha colto di sorpresa veramente tutti, ma ancor di più le motivazioni che hanno portato al blitz della Guardia di Finanza provinciale che ha evidenziato le carenze gravissime che hanno decretato i provvedimenti. A seguito di un’attività ispettiva svolta in collaborazione con i funzionari dell’ASL, le autorità della Compagnia di Cecina, in provincia di Livorno, hanno chiuso i battenti di un noto locale tra i più frequentati, dopo aver appurato che era completamente abusivo.
Il ristorante era praticamente sconosciuto al fisco e quindi non autorizzato a somministrare cibo e bevande ai propri clienti. Oltre ad aver appurato la presenza di un lavoratore in nero ed una serie di altre mancanze dal punto di vista amministrativo, la Guardia di Finanza ha anche riscontrato la mancanza di adeguate condizioni igienico sanitarie per la preparazione di cibo.
Condizioni che ovviamente hanno portato all’immediata chiusura del locale, il tutto davanti ad alcuni clienti che già riempivano i tavoli. Il ristorante in questione era famoso per il suo menù fisso da venticinque euro a persona, per cui aveva sempre i tavoli pieni senza però essere autorizzati ad intraprendere un’attività simile. I responsabili della società a cui era collegata la gestione del locale sono stati costretti d’ufficio a regolarizzare la loro posizione amministrativa oltre al pagamento di sanzioni oltre i diecimila euro.
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