Ernst Knam ha deciso di lasciarsi andare ad una dura confessione che riguarda il suo business, parlando appunto dei costi che hanno messo in seria difficoltà la sua attività e non solo…
In queste settimane abbiamo avuto modo di vedere Ernst Knam tornare nuovamente protagonista di Bake Off Italia e non solo, dato che per il maestro di pasticceria e la moglie Frau è cominciata nuovamente l’avventura negli studi de I Fatti Vostri.
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Si prospetta per la coppia una stagione invernale davvero ricca di grandissimi eventi e progetti da intraprendere davanti e dietro le telecamere, così come entrambi hanno avuto modo di raccontare anche durante una lunga intervista rilasciata TvBlog dallo stesso Knam.
Il duro sfogo di Ernst Knam
Dare vita ad una carriera lavorativa nata da una passione non è affatto semplice, e questo lo conosce benissimo anche Ernst Knam, il quale ha deciso di mettersi in gioco, realizzando un progetto imprenditoriale che negli anni ha anche riscosso il successo desiderato dal maestro di pasticceria.
Infatti, lo stesso Knam a TvBlog parlando a cuore aperto della sua attività ha dichiarato: “Avere una propria pasticceria è ovviamente il sogno di ogni persona che inizia a fare questo mestiere. Strada facendo, poi, ci si rende conto di quanto sia faticoso e anche molto difficile da portare avanti: lavoriamo tutti i weekend, a Natale, a Pasqua, insomma sempre. Io, per esempio, lavoro ormai 7 giorni su 7 ma, come dicevo prima, avendo questo mestiere nel sangue non sento la fatica”.
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“Vieni massacrato…”
Durante l’intervista a cui facciamo riferimento, inoltre, Ernst Knam ha anche rivelato di aver attraversato non poche difficoltà, soprattutto durante l’avvio del proprio laboratorio nel cuore di Milano. Infatti, lo stesso Knam a TvBlog ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito: “Certo, all’inizio non è facile anche perché non hai aiuti dallo Stato, ma anzi vieni subito massacrato dai costi, dalle tasse. Alla fine la cosa più importante per chi ha un’attività sono i numeri e in un’attività come la pasticceria ancora di più: lavori un prodotto fresco e quindi devi riuscire a bilanciare produzione e sprechi“.
Successivamente, però, lo stesso Knam felice dei risultati raggiunti ha concluso così il suo racconto personale: “Avere 35 dipendenti vuol dire anche avere a che fare con i problemi di 35 persone. Tutto questo va, dunque, incanalato nella maniera giusta e devo dire che grazie ad Alessandra ci riusciamo davvero molto bene e spero continui così per tanti anni ancora!”.
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