Esami del sangue, stare a dieta la sera prima del prelievo
Stare a dieta la sera prima del prelievo per gli esami del sangue è una cosa importante perchè il test non troverà anomalie e quindi gli esami non usciranno sballati.
“Per modificare i valori rilevati con i test nella maggior parte dei casi bisogna cambiare abitudini alimentari per almeno un mese. Ma allora non si tratterebbe più di un trucco, ma del primo passo per migliorare lo stile di vita”, queste le parole di Ferruccio Ceriotti, direttore del Laboratorio di Analisi del Policlinico di Milano. Ceriotti sottolinea: “Se un soggetto ha un buon controllo glicemico otto ore di digiuno bastano comunque a riportare la sua glicemia nella norma. Se è diabetico (tipo 2) qualcosa sicuramente migliora se si segue una dieta povera di zuccheri abbastanza a lungo, ma la glicemia rimane alta perché il soggetto o ha sviluppato una resistenza all’insulina o non ne produce più a sufficienza”.
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Al contrario di quanto accade con il colesterolo i cui valori dipendono da genetica, efficienza del metabolismo e poco dall’apporto alimentare, come ben sa chi ha provato a ridurne la presenza nel sangue affidandosi a dieta restrittive. Le transaminasi, che misurano essenzialmente lo stato di salute del fegato, sono influenzate più che dal menù della sera prima dallo sforzo fisico intenso, specie se si è piuttosto sedentari. “Si ha un cambiamento rilevabile solo se si è carenti di questi due elementi. Teniamo presente che per la formazione dei globuli rossi, che contengono l’emoglobina, ci vuole circa una settimana e quindi per avere una qualche piccola influenza. L’apporto di carne dovrebbe essere aumentato per almeno una quindicina di giorni”.
Acido urico, creatinina ed esame delle feci, cosa controllare
Quello dell’acido urico è l’esame che ci dice se rischiamo la gotta. Deriva dal metabolismo degli acidi nucleici, contenuti in grande quantità nella carne; sembrerebbe logico quindi collegarlo al consumo eccessivo di carne. Se si vuole davvero ridurre l’acido urico sono più efficaci i farmaci, in particolare l’allopurinolo. Controllarne i valori di creatinina nel sangue — spiega Ceriotti — serve per valutare la funzionalità renale.
La creatinina è contenuta in quantità notevole nella carne, qualora se ne mangi molta più del solito la sera prima degli esami questo “eccesso” può non venir smaltito ed essere registrato in laboratorio suggerendo una ridotta funzionalità renale che non c’è”. Importate per misurare l’emoglobina si prescrivevano tre giorni di astinenza dalla carne prima della raccolta delle feci. Ma oggi abbiamo test più sofisticati che distinguono l’emoglobina umana da quella animale.
Esami del sangue, fare digiuno per otto ore
“Il digiuno per otto ore prima del prelievo è importante — risponde Ceriotti —
e il problema principale è costituito dall’assunzione di glicidi e trigliceridi non solo perché anche una piccola brioche al mattino, piena com’è di lipidi e glucidi, ne aumenta il valore, ma anche perché si “intorbidirebbe” il sangue, o meglio il siero. Questo renderebbe complicata la misura di molti altri parametri. Il picco di trigliceridi si ha infatti al probabile momento degli esami, due- tre ore dopo aver mangiato, quando il fegato non li ha ancora eliminati dal sangue che appare quindi “torbido” “. Inoltre la sera prima non eccediamo negli sforzi fisici perché può innalzare transaminasi , creatinachinasi e acido lattico. Evitare l’attività sessuale se si deve misurare.
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