Per la serie che in cucina non si spreca mai nulla, ecco i supplì cacio e pepe: un finger food spettacolare e buonissimo, tutto da provare

Non sono polpette e nemmeno arancine ma rappresentano un grande classico della cucina romana

Faccio i supplì cacio e pepe ogni volta che mi avanza del riso lesso: svolto la cena e non spreco nulla

Anzi, in questo caso due perché mettiamo insieme un paio di piatti con i supplì cacio e pepe. Una ricetta perfetta per recuperare il riso lesso che ci è avanzato, per una prelibatezza che prepari in pochi minuti. E così risolvi il problema della cena in un secondo.

Supplì cacio e pepe, con il cuore filante sono ancora più strepitosi

I supplì cacio e pepe sono già ottimi da soli, non c’è bisogno di appesantirli. Ma se vuoi ottenere un effetto ancora più filante, prima di chiuderli infila un paio di cubetti di mozzarella o di scamorza e vedrai che risultato.

Ingredienti:
350 g riso
130 g pecorino romano grattugiato
30 g burro
pepe nero q.b.
3 uova grandi
120 g pangrattato
olio di semi q.b.

Come fare i supplì con il riso avanzato

riso
supplì cacio e pepe ricettasprint

Il riso per questi supplì deve essere raffreddato, ma non freddo di frigorifero. Per questo, se lo abbiamo cucinato il giorni prima sarà sufficiente tirarlo fiori almeno mezz’ora prima di cominciare. Altrimenti, dopo averlo cotto e avanzato, lo copriamo con la pellicola e lo lasciamo lì a riposare e intiepidire.

Lo versiamo in una ciotola ampia poi aggiungiamo il pecorino grattugiato fresco e il burro fatto sciogliere a bagnomaria oppure nel microonde (basta meno di un minuto). Assaggiamo per constatare se manca sale e completiamo con almeno due pizzichi di pepe fresco, magari pure tre se ci piace carico.

cacio
supplì cacio e pepe ricettasprint

Amalgamiamo bene tutti gli ingredienti mescolando tutto con un cucchiaio o ancora meglio con le mani. Poi arriva la parte più bella: ci inumidiamo leggermente le dita e formiamo i supplì, delle dimensioni che più ci piacciono. Possono essere mini, normali o maxi, più rotondi o più ovali, cambiano soltanto i tempi di cottura.

Quando sono tutti pronti li mettiamo 10 minuti in frigorifero a compattare e prepariamo quello che ci serve per la panatura. In un piatto fondo o anche in una ciotola sbattiamo le uova con la frusta elettrica aggiungendo un pizzico di sale. In un piatto piano versiamo invece il pangrattato: in questo caso possiamo usare quello preparato oppure quello fatto in casa tritando il pane secco.
Riprendiamo i supplì cacio e pepe dal frigo e li passiamo prima nell’uovo, poi nel pangrattato. Di nuovo nell’uovo e un’ultima volta nel pangrattato, per farlo aderire bene, e siamo pronti per la frittura.

Mettiamo sul fuoco una padella larga, o in alternativa un tegame basso, e li riempiamo con olio di semi. Lasciamo scaldare portandolo ala temperatura adatta per la frittura e cominciamo a friggere pochi supplì alla volta. Li rigiriamo due o tre volte e quando sono dorati li tiriamo su con un mestolo forato, scolandoli su un vassoio con carta assorbente da cucina o carta per fritti.
Come sempre in questo casi, più aspetti e meno te lo godi. Quindi scappa a tavola con i supplì cacio e pepe, servili subito e tutti saranno contenti.

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