Grazie ad una operazione con pochi precedenti compiuta dai carabinieri non c’è stato l’ingresso sul mercato di falso olio extravergine d’oliva.

Mega operazione dei NAS che sequestrano svariate migliaia di litri di falso olio evo
Sequestro olio NAS (Ricettasprint.it)

I Carabinieri dei NAS hanno condotto un’importante operazione su scala nazionale per combattere il fenomeno del falso olio extravergine di oliva. Questa iniziativa ha coinvolto oltre 1200 aziende, frantoi ed esercizi commerciali in tutto il paese, rivelando un panorama allarmante di frodi e irregolarità nel settore oleario.

Tra novembre e dicembre 2023, i controlli hanno portato alla scoperta di irregolarità in 256 delle aziende ispezionate. Queste irregolarità hanno comportato 26 denunce, principalmente per frode in commercio e vendita di prodotti alimentari non autentici.

E ben 201 imprenditori sono stati sanzionati per violazioni amministrative, con una somma totale di multe che ha superato i 189.000 euro.

Le irregolarità riscontrate spaziavano da problemi di igiene e manutenzione degli impianti, a procedure di tracciabilità inadeguate. È emerso che molti frantoi non rispettavano le normative necessarie per garantire la qualità e la sicurezza del prodotto finale. E ci sono state altre retate compiute fino alle ultime settimane.

Falso olio extravergine d’oliva, sequestri e sospette irregolarità

Mega operazione dei NAS che sequestrano svariate migliaia di litri di falso olio evo
Bottiglie di olio extravergine d’oliva (Ricettasprint.it)

Una delle scoperte più significative è stata il sequestro di oltre 46.000 litri di olio non conforme o di qualità inferiore a quanto dichiarato in etichetta.

Tra i casi più gravi, spicca quello di un frantoio in provincia di Mantova che commercializzava un prodotto classificato erroneamente come “olio extra vergine di oliva”, mentre in realtà era del meno pregiato “olio lampante di oliva”. In questa situazione ha avuto luogo la confisca di 230 litri di olio, il cui valore stimato ammontava a 1.600 euro.

Oltre a Mantova, le indagini hanno interessato anche province come Parma, Viterbo, Catania, Ragusa e Napoli. A Ragusa, ad esempio, un impianto di imbottigliamento è ora chiuso a causa di gravi carenze igienico-sanitarie, con il sequestro di 1.825 litri di olio extravergine di oliva privo di adeguata tracciabilità.

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Le autorità vigilano sempre

Il video diffuso dai NAS ha messo in evidenza casi di olio con colore anomalo, descritto come “nero”, un segnale di possibile adulterazione o deterioramento. Ulteriori ispezioni hanno portato alla chiusura di impianti di imbottigliamento a causa di condizioni igieniche e strutturali inadeguate, con attrezzature corrose e ambienti degradati.

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Questa operazione non solo ha avuto l’obiettivo di garantire la qualità del prodotto, ma ha anche cercato di tutelare i consumatori da frodi che possono compromettere la loro salute.

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I Carabinieri hanno annunciato che i controlli continueranno nel corso del 2024, evidenziando l’impegno costante per combattere le frodi nel settore oleario. È importante sottolineare che le persone deferite all’autorità giudiziaria devono essere considerate presunte innocenti fino a una eventuale conferma di colpevolezza in sede processuale.