Come è possibile che due persone abbiano centrato questo colpo. Loro fanno spesa per una cifra esorbitante, come è andata a finire questa assurda vicenda.

Un carrello pieno ed un vigilante
Fanno spesa per 1300 euro e pagano solo 16 euro, succede il finimondo (ricettasprint.it)

In un tranquillo pomeriggio nel quartiere Purpan di Tolosa, un supermercato è diventato il palcoscenico di un evento inaspettato e di incredibile audacia. Due clienti, una donna di 56 anni e un giovane uomo di 25, hanno trasformato una comune esperienza di shopping in un tentativo di frode che avrebbe lasciato a bocca aperta chiunque.

Riempiendo i propri carrelli di prodotti di ogni genere, i due sembravano non preoccuparsi affatto dell’esborso economico che stavano per affrontare.

Anzi, la loro pletora di articoli, che ammontava a ben 1.300 euro, contrastava notevolmente con l’ammontare che hanno effettivamente pagato alla cassa: solo 16 euro. Una differenza abissale che non poteva rimanere inosservata.

Il personale di sicurezza del supermercato, attento e ben addestrato, non ci ha messo molto a percepire l’anomalia della situazione. La discrepanza tra il valore della merce e l’importo pagato ha sollevato sospetti, spingendo gli addetti alla sicurezza a un attento intervento.

Fanno spesa per una barca di soldi, scoperto l’inghippo

Auto della polizia
Fanno spesa per una barca di soldi, scoperto l’inghippo (ricettasprint.it)

E così ha avuto luogo una ispezione minuziosa che avrebbe rivelato qualcosa di ben più grave di una semplice svista alla cassa. Durante il controllo, è emersa la sorprendente complicità tra i clienti e la cassiera, una donna di 50 anni.

I tre erano noti l’uno all’altro, e la cassiera risultava essere una vecchia conoscenza della coppia di truffatori. Questo legame ha sollevato interrogativi non sulle dinamiche del tentativo di frode ed anche sulla moralità e l’etica in gioco, soprattutto per chi lavora in un ambiente così pubblico e fidato.

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Le indagini hanno inoltre evidenziato un’interessante contraddizione nei profili dei protagonisti. I due clienti avevano già alle spalle un curriculum fatto di precedenti con la giustizia. Mentre la cassiera non aveva mai avuto precedenti. Questo contrasto ha sollevato ulteriori interrogativi su come siano potuti giungere a collaborare in un atto così illecito.

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Di fronte alla situazione, non c’è stata un’attesa prolungata per l’intervento delle forze dell’ordine. La polizia è intervenuta subito e, pochi attimi dopo, il trio è stato arrestato. Per la cassiera, le prove della sua complicità sembrano chiara, mentre la posizione dei due clienti resta indeterminata e necessiterà di ulteriori accertamenti per stabilire la loro responsabilità finale.

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Alla fine è stato un tentativo di truffa, ed anche maldestro. Ma ciò rende bene l’idea di quali situazioni debbano sopportare alcuni punti vendita. I furti ed i tentativi degli stessi avvengono con cadenza anche quotidiana. Per fortuna però la quasi totalità non va a segno proprio per la stupidità di loro autori.