Effettuare la spesa per gli italiani sta diventando un vero e proprio incubo e la conferma arriva dalla nuova brutta notizia che è stata diffusa in queste ore che riguarda i consumatori. Ecco cosa sta succedendo.
Gli ultimi mesi sono stati davvero molto complicati da vivere per numerosi italiani che hanno dovuto fare i conti con un rincaro che ha colpito i generi alimentari, ma anche l’energia elettrica e il gas.
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A determinare quella che sembra essere ormai una crisi davvero al collasso troviamo l’avvio della guerra tra Russia e Ucraina, la quale ha messo in ginocchio l’import ed export di grano oltre che il blocco di altre materie prime.
Come se tutto ciò non bastasse, troviamo anche delle nuove gravi difficoltà che toccano principalmente la spesa che i consumatori fanno il riferimento ai generi alimentari nei vari supermercati.
La spesa diventa un incubo
Durante gli ultimi mesi abbiamo avuto modo di vedere come il conflitto attualmente in atto tra la Russia e l’Ucraina abbia determinato in modo negativo anche le forniture tra i paesi dell’unione europea ed entrambe le nazioni, così come dimostrato dalle trattative messe in atto per concedere all’ucraina la possibilità di esportare il grano al di fuori dei propri confini.
Eppure, nonostante tra la tregua sia stata rinnovata per altri sei mesi, quindi fino al 2023, l’onda dei rincari a tutto spiano non si arresta avanza la sua corsa e per molti italiani la spesa diventa un vero e proprio incubo.
Infatti, nel corso delle ultime settimane un nuovo reportage indetto dalla FAO ha registrato un leggero miglioramento, Questo non sarebbe sufficiente a delineare anche quelle che sono le preoccupazioni per il consumatore.
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Brutte notizie per i consumatori
Gli italiani e non solo continuano ad essere in attesa di buone notizie che arrivino sul fronte consumi e spese necessarie, come nel caso degli approvvigionamenti alimentari.
Recentemente è stato riscontrato un abbassamento dei costi da sostenere di circa il 2% solo nel mese di novembre 2022 ma l’imminente arrivo delle festività natalizie non lascia ben sperare i consumatori. Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo riguarda l’aumento repentino dei costi per l’acquisto del pane che già a Marzo dell’anno corrente aveva toccato i 5 euro al chilo così come annunciato dall’Ansa, somma che nel tempo è aumentata e così come è avvenuto in materia di caffè dal supermercato al bar, toccando così altri aspetti della vita quotidiana che sono diventati motivi di preoccupazione e di crisi economica.
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