Nel momento in cui parliamo delle fave, facciamo riferimento a un tipo di alimento molto particolare: buono, gustoso, ma anche altamente allergizzante, come dimostrato dalla presenza del favismo. Sulla base di tale motivazione, dovremmo prestare molta attenzione quando cuciniamo questo alimento.
Le fave appartengono alla famiglia dei legumi e sono caratterizzate dal loro colore verde, oltre a una lunga serie di benefici per il corpo. La presenza di vitamine, sali minerali e una dose considerevole di carboidrati le rende davvero molto importanti all’interno del piano alimentare quotidiano.

Le fave vanno consumate con parsimonia, ma al tempo stesso la cottura è davvero molto importante se vogliamo ottenere effetti considerevoli per il nostro piatto e mantenere vive le proprietà organolettiche.
Fave: non commettere questi errori in cucina
Iniziamo subito dicendo che, nel momento in cui parliamo delle fave, dobbiamo prestare attenzione sia all’alimento secco che a quello fresco. Sappi che, così come previsto per altri alimenti, possiamo tranquillamente conservare le fave fresche in frigorifero, dove si manterranno fresche per circa tre giorni, oppure nel congelatore.
Le fave crude conservate nel freezer possono durare circa sei mesi; quelle cotte, a seconda della ricetta, solitamente hanno una durata più breve, ma si aggirano fra i tre e i quattro mesi.
Un altro dettaglio molto importante riguarda le pratiche di cottura. Ci sono delle cose che dobbiamo fare necessariamente se vogliamo preservare le proprietà organolettiche delle fave, che devono rimanere intatte prima e durante la cottura.
Cosa fare con le fave prima di cucinarle?
Trattandosi di legumi, dobbiamo tenere in considerazione un aspetto molto importante: il tempo di ammollo in acqua. Le fave fresche, a differenza di quanto si possa immaginare, devono rimanere in ammollo per almeno un paio d’ore, preferibilmente con un cucchiaino di bicarbonato. Acqua e bicarbonato saranno sufficienti per dimezzare i tempi di cottura, tenendo conto della ricetta di riferimento, e per mantenere il grado di morbidezza delle fave, che risulteranno più resistenti durante la cottura in minestre e altri piatti.

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Infine, le fave secche, così come ogni altro tipo di legume disidratato, devono essere reidratate. Per fare ciò, dobbiamo metterle in una ciotola, coprirle con acqua e lasciarle in ammollo da un minimo di otto ore a un massimo di sedici.
Anche in questo caso, trascorso il tempo necessario, avremo un alimento perfetto da gustare in qualsiasi ricetta intendiamo preparare.
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