I famosi ed amati formaggi Brie e Camembert ed anche il Roquefort sono vicino al punto di non ritorno. La questione è urgentissima.
Formaggi Brie e Camembert, chi non li conosce? Sono tra le tipologie di formaggi a pasta molle più famosi che ci siano. E tra quelli provenienti dalla Francia – che nel mondo è in prima fila proprio assieme all’Italia in quanto a varietà di prodotti del genere – sono anche i più amati.
Ma ci sono cattive notizie per quanto riguarda i formaggi Brie e Camembert. Infatti gli stessi, ed anche il ben noto Rocquefort, rischiano di sparire. E per una causa che ha sorpreso in tanti.
L’allarme arriva dal Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica, che ha espresso una forte preoccupazione su una cosa che sta succedendo in questi mesi. E tutto ciò necessita di un intervento importante per evitare il peggio.
Il problema è vitale per la produzione dei formaggi Brie e Camembert e serve fare qualcosa il più presto possibile. Qual è la problematica alla base di tutto?
Formaggi Brie e Camembert, cos’è che li minaccia
C’è una penuria del fungo Penicillium camemberti, che rischia l’estinzione. Ed è necessario agire a livello normativo per promuovere una maggiore diversità genetica dei funghi utilizzati nella produzione di questi e di altri formaggi.
Bisogna ridurre l’eccessiva standardizzazione nel settore agroalimentare e favorire la moltiplicazione organica dei funghi, evitando le pratiche di clonazione che hanno portato alla riduzione della fertilità degli organismi.
Inoltre, per risolvere il problema delle specie di funghi non fertili, i ricercatori suggeriscono di esplorare nuovi ceppi di funghi presenti in formaggi simili, come il Termignon per il Penicillium roqueforti, allo scopo di recuperare geneticamente i processi di fermentazione antichi.
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Questo potrebbe offrire una speranza per preservare l’antica tradizione di produzione di formaggi Brie, Camembert e Roquefort. Per garantire la sopravvivenza di queste varietà di formaggio, è necessario un cambio di mentalità sia dei produttori che dei consumatori.
I produttori devono essere disposti ad adottare metodi di produzione più naturali e ad accettare variazioni nel gusto e nell’aspetto dei formaggi. Allo stesso tempo, i consumatori devono essere educati a comprendere e apprezzare la diversità dei formaggi, anche se ciò comporta una certa variabilità nei prodotti.
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Solo attraverso un impegno comune tra produttori, ricercatori, istituzioni e consumatori sarà possibile salvare queste preziose varietà di formaggio dall’estinzione.