Tempura o pastella la frittura mette sempre tutti d’accordo, ma cosa fa ingrassare di meno tra le due modalità di “fritto”?
L’idea di mangiare sano e ormai una cosa che accompagna indistintamente un po’ tutti noi, nel tentativo di concedersi anche qualche peccato di gola da un punto di vista alimentare senza ingrassare troppo e vedere così lato della bilancia non più in linea con le nostre esigenze.
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Sulla base di tale motivazione, non a caso, ecco che l’attenzione oggi si concentra sul tema frittura tra pastella e tempura. L’obiettivo, quindi, è quello di capire quali tra le due modalità di cottura in olio ci permetterà di non ingrassare eccessivamente… anche se da questo punto di vista la risposta potrebbe comunque sorprendervi.
Da qualche anno a questa parte ha preso corpo anche nella nostra tradizione culinaria la frittura realizzata con tempura, ovvero una particolare pastella che arriva direttamente dalla tradizione giapponese e che viene proposta in numerosi ristoranti e anche nelle nostre case.
La tradizionale pastella, per intenderci, si ottiene mescolando acqua, sale, farina, lievito di birra oppure quello istantaneo a seconda delle ricette che andremo a realizzare. Differentemente, la tempura è una pastella che si ottiene con farina morbida, polvere di uovo, lievito e amido. Inoltre, si tratta di un prodotto che possiamo già trovare pronto per l’utilizzo nei supermercati.
La composizione, quindi, rappresenta la sostanziale differenza tra tempura e pastella per il resto e le modalità di cottura sono pressoché le stesse dato che si va a friggere in olio bollente. Una sostanziale differenza però arriva da un punto di vista calorico.
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Come modo di spiegare precedentemente, dunque, le differenze tra la classica frittura in pastella e la tempura arrivano già nella loro composizione dato che in quest’ultima spesso viene utilizzata anche la farina di riso per dare quel senso di ulteriore cocca altezza ed effetto soffiato. Però c’è da dire che la tempura è davvero più leggera da un punto di vista sostanziale, rispetto alla classica frittura in pastella.
Infatti, la classica frittura fatta con la pastella negli alimenti comporta circa 245 calorie, le quali possono aumentare se si parla di verdura, carne, pesce eccetera. Questo dato va a confronto con la tempura che si aggira intorno ai 145 calorie, le quali variano sempre a seconda dell’alimento che andiamo a preparare, ma che ci farà ingrassare di meno e quindi concederci la frittura con meno sensi di colpa.
E voi, invece, cosa preferite tra classica frittura in pastella e l’innovativa tempura che arriva direttamente dalla tradizione culinaria giapponese?
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