La totale assenza dei requisiti richiesti impone la chiusura di un negozio di frutta e verdura. Oltre ai documenti sanitari mancava ben altro.

Frutta e verdura vendute senza autorizzazione, chiude negozio
Negozio con la saracinesca abbassata (Ricettasprint.it)

Frutta e verdura, ma poste in vendita senza che i titolari dell’esercizio commerciale disponessero di tutte le autorizzazioni in ambito sanitario che sono richieste per potere esercitare. Con questa riscontrata e grave irregolarità le forze dell’ordine hanno disposto per l’immediata chiusura di una attività in ambito alimentare. Ed in particolare sono state le autorità del Comune interessato a fare si che il negozio coinvolto chiudesse.

La chiusura dovrebbe permanere per lo meno fino a quando i responsabili non si saranno messi in regola. Il tutto è successo all’interno del Comune di Teverola, una località della Campania che si trova in provincia di Caserta. A seguito di alcuni controlli è stato osservato a tutti gli effetti come frutta e verdura lì venduti fossero posti in commercio con però la mancanza dei documenti necessari tali da attestarne la provenienza e lo stato di salubrità.

Frutta e verdura, perché le autorizzazioni che mancavano sono fondamentali

Frutta e verdura vendute senza autorizzazione, chiude negozio
Frutta verdura (Ricettasprint.it)

I carteggi per i quali le autorità locali di Teverola hanno riscontrato la totale mancanza risultano essere importanti per via del fatto che si tratta di documenti inerenti lo status sanitario.

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Potrebbe anche darsi che la merce sia stata messa in vendita quando non sussistevano le condizioni per una sua diffusione in ambito commerciale. Magari perché risultava non idonea a garantire la incolumità dei consumatori.

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Ad ogni modo l’attività in questione è stata interrotta, dopo che la Polizia Municipale ha emesso una serie di verbali emanati nel corso di altri controlli precedenti. I titolari non si sono mai messi in regola e questo è il risultato.

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Entrando più nello specifico, le autorità hanno acclarato che mancava la Scia Sanitaria. E non si è trattato della sola irregolarità. Erano infatti del tutto assenti anche le autorizzazioni per l’esercizio della attività e la totale mancanza dei requisiti professionali richiesti per potere lavorare nell’ambito descritto.