Presta molta attenzione alla frutta secca nel tuo piano alimentare: non andrebbe mai mangiata a cuor leggero, e lo conferma anche il mio medico nutrizionista.
Quando parliamo della frutta secca all’interno di un piano alimentare finalizzato alla perdita di peso, facciamo riferimento a un alimento che riveste un’importanza considerevole per il nostro fabbisogno quotidiano. Sulla base di questa motivazione, è corretto darle la giusta collocazione per sfruttare al massimo tutti i nutrienti che contiene.
Tuttavia, in pochi vi dicono che la frutta secca andrebbe consumata con moderazione per evitare conseguenze spiacevoli. A spiegarmelo nel dettaglio è stato proprio il mio medico nutrizionista, che mi ha rivelato come ottenere il 100% dei benefici della frutta secca.
Non mangiare la frutta a cuor leggero: ecco quello che nessuno ti dice
Tenendo conto delle nostre esigenze quotidiane, è fondamentale introdurre la frutta secca più adatta ai nostri obiettivi dietetici. In generale, non ci sono reali controindicazioni legate al consumo di frutta secca, ma è importante assumerla in modo equilibrato.
Un esempio pratico per comprendere quanto stiamo dicendo è la seguente ripartizione: 20 g di mandorle, nocciole, pistacchi e anacardi sono ottimi da consumare nell’arco della giornata. La dose scende a 15 g per le noci e a 5 g per le noci pecan.
Tuttavia, si possono mangiare fino a 100 g al giorno di pinoli, poiché il loro apporto calorico è davvero irrisorio. Allora, a cosa dobbiamo prestare attenzione riguardo alla frutta secca?
Ecco perché il medico nutrizionista mi ha messo in guardia sulla frutta secca
Nonostante quanto possiamo immaginare, dobbiamo prestare molta attenzione alla frutta secca che introduciamo nella nostra dieta quotidiana. Come spiegato in precedenza, non ci sono controindicazioni gravi che ci dovrebbero far desistere dal consumare frutta secca, ma ciò non significa che possiamo abbassare la guardia.
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Infatti, per anacardi e pistacchi, è consigliato consumare questi alimenti con moderazione, senza mai superare la dose di 25 g. Questo avviso è necessario a causa dell’alto contenuto calorico di questi tipi di frutta secca e della loro composizione, che può non essere adatta a chi ha problemi legati al diabete, poiché possono innalzare l’indice glicemico. Pertanto, il consiglio è di chiedere sempre al proprio medico nutrizionista come gestire l’introduzione della frutta secca nella propria dieta e in quali quantità.
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