Ancora un caso di frutti di mare ritirati, questa volta non solo cozze, ma mitili di diverso genere venduti in catene di supermercati che dispongono del reparto pescheria oppure da rivenditori al dettaglio di prodotti ittici.
Si tratta di mitili e tris di mare venduti in sacchetti dell’azienda Marinsieme M.GI.B. e prodotti presso la stabilimento sito in Boscomesola in provincia di Ferrara. Il motivo del richiamo è la presenza di biotossine algali superiore al massimo consentito dalla legge. Il problema delle alghe tossiche oggi è molto sentito, a causa di un incremento costante dovuto all’immissione di contaminanti, al proliferare di specie tossiche ed ai cambiamenti climatici. Questi sono solo alcuni dei fattori che concorrono all’estensione del problema, con gravi rischi per la salute umana.
Il contenuto di biotossine algali nei molluschi bivalve superiore alla norma, può comportare sindromi a decorso acuto e cronico a carico dell’apparato digerente e del sistema nervoso. La sindrome legata a quella rilevata nei lotti ritirati è di natura diarroica. Prodotta da tossine sviluppate da alghe del genere dinoflagettati appartenenti al gruppo Dinophysis, presenti normalmente nei mari di tutto il mondo.
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Frutti di mare ritirati, pericolo di intossicazione: tutte le info
I lotti ritirati riportano i numeri 59433 – 59443 – 59459 – 59456 – 59510 identificati con il marchio IT467CE. I frutti di mare sono confezionati in sacchetti in rete da 1 kg e riportano le date di scadenza 10/09/2019 e 11/09/2019. Chiunque abbia acquistato i prodotti in esame deve riportarli presso il punto vendita e non consumarli.
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