Una famiglia a tavola consuma una cena a base di funghi velenosi. Ci sono due vittime e quattro ricoverate in gravi condizioni.
Un dramma ha rovinato una famiglia residente nella località di Rocca di Papa, nel Lazio. E tutto per colpa di una cena a base di funghi velenosi, raccolti ovviamente in maniera inconsapevole. In totale sono rimaste intossicate 6 persone, e ci sono due vittime. Si tratta di un anziano di 78 anni, che aveva trovato i funghi in un bosco vicino, e della moglie, più giovane di lui di qualche anno. Gli altri intossicati sono tutte donne. Tra queste figurano una donna di 46 anni e la sua figlia 16enne. Le persone sono state trasportate d’urgenza in diversi ospedali del Lazio, attrezzati per curare una intossicazione alimentare di tale gravità. La ragazzina ad esempio si trova ricoverata in codice rosso all’ospedale ‘Bambin Gesù’ di Roma. Con tutta probabilità l’anziano che ha raccolto i funghi velenosi li ha scambiati per degli innocui e saporiti ovuli.
Funghi velenosi a cena, è una tragedia
Si trattava invece della pericolosissima variante Amanita falloide (detta anche anche Tignosa verdognola). Si tratta della specie di fungo più velenosa di tutte in assoluto, e che provoca il maggior numero di vittime all’anno. I sintomi di intossicazione da Amanita Falloide si presentano di solito dopo 6 ore dal pasto. Si tratta principalmente di diarrea, vomito, fino anche al manifestarsi dell’epatite. Proprio l’ospedale ‘Bambin Gesù’ ha reso pubblico un decalogo nelle scorse settimane su cosa fare per evitare problematiche simili. I funghi vanno raccolti soltanto se si possiede il tesserino che titola un soggetto a farlo. Vanno poi conservati in contenitori senza coperchio, evitando assolutamente dei sacchetti di plastica. E poi è necessario sottoporli a controlli da parte delle autorità preposte in tutte le ASL d’Italia. Infine non vanno dati da mangiare a bambini in età prescolare o a donne in stato interessante.