Gamberi freschi da portare a casa e cucinare? Ottima idea, a pranzo o a cena, specialmente nelle sere d’estate e nelle occasioni nelle quali ci troviamo a tavola in compagnia. Ma come possiamo fare per individuare quelli che sono veramente freschi?
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Per non sbagliare possiamo fare ricorso a qualche ottimo trucchetto. Cominciamo dagli occhi, che sono facilmente individuabili per il loro colore. A noi serva che siano lucidi e grandi, per avere già una prima controprova del fatto che siano gamberi freschi quelli che abbiamo davanti.
Poi la testa deve sempre esserci, ma non deve risultare annerita. Inoltre il carapace non deve risultare facile da staccare. Se non è rigido e se è macchiato e/o viscido, allora quello che abbiamo davanti sarà un crostaceo di non buona qualità.
Un’altra peculiarità fondamentale arriva dall’odore. Se c’è il caratteristico odore di mare, che suscita anche una sensazione di benessere, in tal caso possiamo andare sul sicuro. Inutile dire che solo i gamberi freschi, così come altri frutti di mare, pesce ed altri alimenti in generale, evitano di incappare in delle spiacevoli conseguenze.
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Pesce e cibo avariato facilmente portano al sorgere di intossicazioni alimentari. Un altro punto di vantaggio è rappresentato dal rapporto che può eventualmente legarci al pescivendolo.
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Se lo conosciamo possiamo avere maggiori certezze sul fatto che ci darà un prodotto di primissima qualità. I gamberi possono assumere diverse colorazioni. Si va dai grigi, che sono i più diffusi, ai marroni e rossi.
Se il carapace è troppo brillante o presenta delle macchie gialle, è indicativo del fatto che il pescato risulterà molto probabilmente modificato con conservanti o additivi aggiuntivi, il cui scopo è quello di garantirne una migliore presenza.
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Invece, se viscidi al tatto, i gamberi con tutta probabilità saranno stati tolti dal congelatore. Diffidate, per quanto riguarda l’odore, da qualsiasi altra sensazione che non vi ricordi il mare. In qualunque altro caso sarà meglio non acquistare i crostacei.
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