Dove è spuntato il gambero della Louisiana e perché la sua presenza può essere una piaga proprio come nel caso del granchio blu.
Il gambero della Louisiana è il nuovo incubo dei pescatori, dove il ben noto e famigerato granchio blu. Quest’ultimo è stato il dominatore assoluto delle cronache estive, con l’invasione messa in scena da questo crostaceo iniziata nel 2016 e che si è acuita proprio nel corso di questi mesi. Nel periodo più caldo dell’anno adesso il granchio blu ha distrutto attrezzature da pesca e decimato le popolazioni di vongole, cozze e di altri crostacei.
Inoltre il granchio blu riesce a proliferare con una grande velocità. Ora si sta procedendo con la sua cattura, con accessori e strumentazioni ben specifiche, allo scopo di farne l’ingrediente principale di piatti a base di granchio blu. Ma adesso spunta un nuovo, potenziale incubo, che è rappresentato per l’appunto dal gambero della Louisiana. E pure questo, al pari del granchio blu, arriva dagli Stati Uniti.
Gambero della Louisiana, dove è stato avvistato in Italia
La provenienza precisa del gambero della Louisiana è la vasta area fatta di paludi ed acquitrini, visto che si tratta di un animale non di mare ma di fiume. Questa è l’ennesima delle specie aliene che riesce a penetrare in qualche modo in un nuovo ecosistema e ad apportare dei grossi danni. Di solito queste invasioni arrivano per via delle rotte commerciali, dalle quali in qualche modo qualche animale finisce con l’essere trasportato da una parte all’altra del mondo, finendo dove non è mai stato.
Nel caso del gambero della Louisiana, questo crostaceo è stato avvistato in Piemonte. Noto con il nome scientifico di Procambarus clarkii, è caratterizzato da una colorazione rossa molto scura, con una lunghezza di una ventina di centimetri e con un peso di anche 300 grammi. L’Unione Europea ha bollato questa specie di crostaceo di acqua dolce come estremamente dannosa, al punto da inserirlo nella lista delle cento specie aliene più dannose che ci siano. E che sono state introdotte in qualche modo in Europa.
È portatore di una grave malattia per altri crostacei
Qualcuno ha fotografato questo gambero – noto anche come gambero killer per alcuni – presso le rive dell’Orba, nel Monferrato. La sua dieta è costituita da anfibi, invertebrati, pesci di piccola taglia, anfibi ed anche da alcune piante marine. Cosa che potrebbe comportare non pochi rischi per la flora e per la fauna locali. È stato visto anche nelle aree a nord del Po. E si teme che possa farsi portatore anche di una malattia dal poco rassicurante nome di “peste del gambero”.