Gli interessi col GenX stanno cercando di prevalere sul bene dell’ambiente e delle persone. La UE però è determinata a non consentirlo.
GenX, è polemica. Come riportato da wikipedia, apprendiamo di cosa si tratta. “Il 2,3,3,3-tetrafluoro-2–propanoato di ammonio, più noto come GenX è un tensioattivo utilizzato dal 2005 negli Stati Uniti e dal 2012 nei Paesi Bassi dalla società chimica Chemours nella polimerizzazione in emulsione per la produzione di polimeri fluorurati commercializzati con il marchio Teflon”.
A proposito di questa sostanza, ora la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha interpellato le società CHEM Trust e ClientHeart. Alcuni stanno facendo in modo che il GenX non venga incluso all’interno dell’elenco delle sostanze ritenute estremamente pericolose e preoccupanti, sia per la salute delle persone che per l’ambiente.
Il GenX ha preso il posto degli Pfoa, impiegati fino al 2009 in particolar modo per produrre padelle in TeflonTm, vernici, anche capi di abbigliamento e non solo. Ebbene, tanto gli Pfoa quanto il GenX sono assai pericolosi.
Inoltre i secondi sono particolarmente resistenti all’acqua, che anzi li veicola in maniera pericolosa fino al punto che ne sono state trovate tracce pure nel Mar Glaciale Artico.
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GenX, la UE sta facendo di tutto per metterlo fuori legge
Gli effetti sul corpo umano riferiscono della possibilità di danni a vari organi, nel caso di esposizione cronica nel tempo. A rischiare sono soprattutto i reni ed il fegato, ma anche il sangue e l’apparato immunitario in generale.
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Secondo le deposizioni di ClientEarth e di CHEM Trust, il modo di agire di Chemours è estremamente pericoloso in quanto sta promuovendo l’impiego di una sostanza assai nociva quale è il GenX. E quindi sarebbe come minimo obbligatorio contrassegnare la stessa come estremamente deleteria.
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Da parte dell’Unione Europea c’è la massima determinazione affinché avvenga tutto questo. In molti ritengono questa condotta della UE come motivata dal buonsenso ed una mossa più che legittima a tutela del mondo intero.
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