Non tutti ci pensano, ma mettere del ghiaccio nel drink potrebbe avere degli effetti nefasti. In che modo e per quale motivo.
Il ghiaccio nel drink rappresenta un ingrediente comune, per molti imprescindibile. Dalle bibite rinfrescanti ai cocktail elaborati, diamo tutti per scontata la presenza del ghiaccio nel drink.
Spesso considerato solo un modo per raffreddare le bevande, il ghiaccio può nascondere rischi per la salute che meritano di essere approfonditi. La sua produzione e manipolazione possono comportare la contaminazione, portando a potenziali problemi gastrointestinali e altre malattie.
Uno dei principali rischi associati al ghiaccio è la contaminazione batterica. In molti luoghi, il ghiaccio viene prodotto in ambienti non sempre igienici. Se l’acqua utilizzata per fare il ghiaccio proviene da fonti inquinate, i batteri ed i virus possono proliferare.
Una volta che il ghiaccio viene aggiunto a un drink, questi patogeni possono trasferirsi alla bevanda, aumentando il rischio di infezioni. I sintomi di queste infezioni possono includere nausea, vomito e diarrea, che possono variare da lievi a gravi a seconda della quantità di batteri ingeriti e della salute generale della persona.
Ghiaccio nel drink, quali sono i rischi in agguato
È importante considerare anche le modalità di manipolazione del ghiaccio. In molti bar e ristoranti, il ghiaccio viene prelevato da sacchetti o contenitori aperti, spesso senza l’uso di guanti o strumenti adeguati. Questo aumento del contatto umano può favorire la trasmissione di germi.
Ad esempio, una persona che maneggia il ghiaccio con le mani potrebbe trasferire batteri dai propri polpastrelli, contaminando il ghiaccio stesso. Questo rischio è amplificato in ambienti affollati dove l’igiene personale potrebbe non essere sempre mantenuta.
Un’altra fonte di contaminazione può derivare dai contenitori in cui il ghiaccio è conservato. I frigoriferi e i congelatori, se non puliti regolarmente, possono accumulare batteri e muffe. E se il ghiaccio è conservato in contenitori di plastica non adatti, potrebbero rilasciare sostanze chimiche nocive nel ghiaccio, contaminando ulteriormente i drink.
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Agisci subito se noti questi sintomi
Per minimizzare i rischi legati al ghiaccio nei drink, è consigliabile prestare attenzione alla fonte dell’acqua utilizzata per la produzione del ghiaccio. In casa, utilizzare acqua filtrata o bollita per fare il ghiaccio può ridurre il rischio di contaminazione. È altrettanto importante assicurarsi che i contenitori per il ghiaccio siano puliti e igienizzati, così come gli utensili utilizzati per maneggiarlo.
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Quando si è in un ristorante o bar, è utile osservare le pratiche di igiene del personale. Se si notano comportamenti scorretti, come la mancanza di guanti o l’uso di strumenti non idonei, potrebbe essere prudente evitare il ghiaccio nei drink.
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Chiedere al personale informazioni sulla qualità dell’acqua utilizzata per il ghiaccio può anche fornire un’indicazione della loro attenzione alla salute dei clienti. Se si sviluppano sintomi gastrointestinali (stipsi, diarrea, gas e gonfiore, dolore addominale o rettale) dopo aver bevuto qualcosa con ghiaccio, è consigliabile consultare un medico il prima possibile per arginare gli effetti negativi della cosa.