Il reflusso gastro-esofageo è una malattia piuttosto diffusa in Italia, ma si combatte già a tavola: scopri gli alimenti che ti salvano
Soffri spesso di bruciore allo stomaco soprattutto quanto finisci il pranzo o la cena? Senti il cibo che ti torna su in gola provocandoti rigurgiti e sensazioni come di vomito? In entrambi i casi è possibile che tu soffra di reflusso gastro-esofageo. Una malattia non complicata da diagnosticare e che si affronta intanto a tavola, con una dieta corretta e gli alimenti giusti.
Il principio di base è uno solo: non è vero che siamo i migliori medici di noi stessi, per questi disturbi serve il parere di uno specialista. In questo caso specifico è il gastroenterologo, l’unico in grado di fare una corretta valutazione clinica e, partendo da questa, predisporre una corretta terapia dietologica e, nel caso, anche farmacologica.
L’impostazione di una dieta in effetti è quasi sempre il primo passo per capire se siamo di fronte a un disturbo temporaneo o cronico. Lo specialista intanto può dare alcuni consigli generali: mangiare più lentamente permette di immettere meno aria e gas nello stomaco che allargano le pareti gastriche e peggiorano i sintomi del gonfiore.
Mangiare piano deriva dal fatto che la prima fase della digestione parte già dalla bocca, anche se molti lo ignorano. Se il cibo arriva già perfettamente masticato e diviso, è più facile evitare che si riproponga, come si dice in parole semplici. Ma poi c’è anche la scelta dei cibi e delle bevande a fare la differenza e qui entra in gioco la tavola.
Quali sono quindi gli alimenti, solidi e liquidi on e quali off per chi deve combattere il reflusso gastro-esofageo? Sicuramente da promuovere tutte le carni bianche e il pesce azzurro, che sono meno calorici e più facilmente assimilabili.
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Poi anche la pasta e il riso conditi preferibilmente con olio a crudo e un po’ di formaggio grattugiato, oppure con la polpa di pomodoro ma senza buccia. E ancora verdure al vapore o lessate, come patate, carote, zucchine e finocchi. Infine mele e pere grattugiate, oltre alle banane.
Tutto questo cosa significa? Che il resto deve essere cancellato, almeno fino a quando non ci rimettiamo a posto. In particolare non fanno bene il caffé, il thé ma anche la cioccolata. Contengono sostanze naturali che rilassano troppo la muscolatura liscia e quindi favoriscono i rigurgiti acidi e il ritorno di cibo.
Allo stesso tempo le bibite gassate aumentano i succhi e l’aria nello stomaco, agevolando così la risalita verso l’alto di quello che c’è nello stomaco. Altre bevande da evitare sono il vino bianco e gli alcolici in genere, i succhi di pomodoro e le spremute di agrumi.
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