La presenza del granchio blu diventa sempre più minacciosa. Si è scoperto che riesce a vivere persino nei fiumi. Sono in arrivo dei risarcimenti.
Il granchio blu ha monopolizzato l’attenzione della stampa nel corso dell’estate 2023. Presente già da sette anni nei nostri lidi, questo crostaceo rappresenta una specie cosiddetta aliena, che è stata introdotta involontariamente da un altro habitat in un altro del tutto nuovo, quello del bacino del Mediterraneo. E la cosa ha comportato solamente dei grossi sconvolgimenti. Il granchio blu è originario dell’Oceano Atlantico settentrionale, e più precisamente delle coste degli Stati Uniti e del Canada.
Da quando si è fatto vedere in Europa ha portato solamente guai. Infatti il granchio blu è in grado di distruggere l’attrezzatura da pesca consueta e mostra anche una grande ostilità nei confronti di altri crostacei e molluschi, contribuendo così a sconvolgere gli equilibri di un ecosistema in cui non dovrebbe esistere. Per la sua pesca servono strumenti speciali, che stanno iniziando a diffondersi e che fanno del granchio blu una novità gastronomica. Soprattutto in Veneto c’è chi ha iniziato a servirlo in tavola al ristorante.
Granchio blu, è stato avvistato anche lungo il Po
Non è solo un animale da acqua salata, visto che alcuni pescatori hanno avvistato degli esemplari di questo granchio anche lungo il corso del fiume Po, in prossimità di Ferrara. Il fatto di essere un ibrido non è affatto una buona notizia, perché potrebbe mostrare (anzi, sarà sicuramente così) la sua indole distruttiva anche nei confronti della fauna fluviale. Ed a peggiorare le cose concorre anche la siccità, che ha reso le acque del Po più salate, quasi a volere dare un benvenuto al granchio blu.
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Da quanto è stato possibile osservare, la riproduzione di questo crostaceo è molto veloce e lo stesso riuscirebbe a nutrirsi persino di spigole, orate ed anguille. Soltanto le basse temperature dell’inverno potranno riuscire a rallentarlo, ma bisognerà aspettare dei mesi. Senza dimenticare che ormai gli inverni non è che siano più così rigidi.
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Si ai ristori per chi è stato danneggiato
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Nel frattempo alcune autorità locali e regionali hanno stanziato dei fondi speciali per contrastare questo problema. Anche il Governo ha messo a disposizione quasi tre milioni di euro e ha confermato che i pescatori che hanno subito dei danni verranno risarciti mediante appositi ristori. Le prime cifre dovrebbero essere erogate a partire da lunedì 16 ottobre.
Intanto, come detto, c’è chi questo granchio se lo mangia. E per chi non l’ha ancora provato, c’è curiosità nel capire quale sia il suo sapore. Dopo una prova di assaggio è giunto il verdetto, sarà positivo oppure no? La risposta è sorprendente.