Momento davvero molto delicato per Giorgio Locatelli, questa volta volano gravissime accuse per ciò che avveniva nel suo ristorante.
Durante gli anni di carriera lo chef Locatelli ha avuto modo di mettersi in gioco e non solo, un duro lavoro fatto fin dagli inizi della carriera lasciando l’Italia per la Francia prima di trasferirsi definitivamente a Londra.
L’avvio al mondo del lavoro non è stato però così semplice e Giorgio Locatelli non ha mai fatto mistero delle grandi difficoltà che ha dovuto affrontare ma, questa volta, sotto l’occhio del ciclone mediatico è finito proprio lo chef… il tutto con tanto di gravi accuse che gli sono state rivolte da un ex collaboratore.
Piovono gravi accuse su Giorgio Locatelli
Negli anni, in occasione di varie interviste rilasciate alla stampa, Giorgio Locatelli ha sempre parlato dei momenti bui vissuti agli albori della carriera, affermando di essere stato vittima di bullismo nella cucina di un famoso chef. Un periodo nero per Locatelli, il quale inizialmente aveva persino deciso di lasciare definitivamente questo mestiere, per poi essere spinto dalla propria famiglia tentare ancora una volta… un nuovo percorso che l’ha spinto fino a Londra, qui dove tutto avuto inizio, città che gli ha permesso di conquistare anche la sua prima stella Michelin.
Eppure, recentemente, un ex collaboratore di Giorgio Locatelli ha deciso di rompere il silenzio alla stampa e parlare del lavoro svolto nella cucina dello chef a Londra. Dichiarazioni forti che sono contenute nel libro A sentimento, scritto dallo chef Davide Nanni gestore della locanda Nino d’Aquila in Abruzzo, chef per È sempre mezzogiorno e autore del libro A sentimento.
Racconto shock sullo chef Locatelli
Durante l’intervista rilasciata al Corriere, lo chef Davide Nanni ha raccontato di aver vissuto un vero e proprio inferno nel lontano 2010. Il cuoco rivelato di aver subito bullismo e persino punizioni fisiche.
In occasione dell’intervista al quotidiano sopra citato, senza tanti giri di parole, chef Nanni ha fatto la seguente rivelazione: “Sapevo che nelle brigate aleggiava un po’ di nonnismo cameratesco, ma non immaginavo che potesse raggiungere livelli simili“. Circa il ruolo di Giorgio Locatelli, lo chef, rivelato: “Passava ogni tanto, per controllare che fosse tutto ok, mentre le redini della cucina erano affidate a uno chef, un sous chef è un capo partita“. Infine: “Gli ultimi arrivati venivano messi ai lavori più faticosi e umili e non potevano lamentarsi. Ma ero pronto a faticare per imparare e dimostrare il mio valore-rivelato Davide Nanni-. Provai a velocizzare il più possibile, ma anche se finivo il lavoro prima del tempo mi insultavano. Mi scherniva davanti a tutti. Poi si girava verso gli altri, aspettando una risata generale e faceva l’occhiolino alla mia ragazza“.
LEGGI ANCHE -> Dieta del minestrone per 7 giorni, torni subito in forma prima di Pasqua
Quando a Davide Nanni viene chiesto se Giorgio Locatelli fosse a conoscenza di quanto avveniva nella sua cucina, lo chef ha concluso spiegando: “Quando gli parlai mi disse che erano cose che non dovevano succedere“.
LEGGI ANCHE -> Pizza perfetta con la ricetta di Gabriele Bonci, te la invidieranno tutti
LEGGI ANCHE -> Oggi ti preparo un dolce con i mandarini strepitoso, meno di 200 kcal per una merenda perfetta