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Hai mai visto il primo barattolo della Nutella? Non si chiamava neppure così, forse lo hai in casa e non lo sai

Oggi è una ricorrenza speciale per la Nutella perché ben cinquantotto anni fa usciva in commercio il primo barattolo della crema spalmabile alle nocciole più amata del mondo. Sai che prima non si chiamava così?

Qualcuno potrebbe avere in casa un vero e proprio cimelio dal valore inestimabile senza saperlo. Non è il solito barattolo di Nutella a cui siamo abituati ormai da anni, con l’iconica forma che lo rende pienamente distinguibile da ogni altro sulla faccia della terra.

Hai mai visto il primo barattolo della Nutella potresti avere un tesoro 20220420 ricettasprint

Quello che sto per raccontarti ha dell’incredibile. Perché la Nutella prima si chiamava con un altro nome e nessuno se la filava. Non ci credi? Ecco tutta la verità sulla creazione della più famosa crema spalmabile alle nocciole esistente.

Nessuno avrebbe mai potuto immaginare una cosa simile: ecco il retroscena che nessuno conosceva

Come ti ho anticipato, la Nutella è amatissima e certamente anche tu avrai in dispensa un barattolo di questa crema. Protagonista della merenda, così come della colazione dei bambini, ma anche degli adulti, risulta ancora oggi la più venduta sul mercato senza riserve. Non solo è anche la più utilizzata nelle ricette di dolci casalinghi, come farcitura o come ingrediente principale da vera protagonista della scena qual è ormai da tempo immemore.

Tanti però non conoscono un retroscena che riguarda la nascita di questo marchio ormai conosciuto e diffuso in tutto il globo, perfino quotato in Borsa. In omaggio alla Nutella si sono creati gadget, abbigliamento ed addirittura negli Stati Uniti un hotel ad essa dedicato. Peccato che fosse un’iniziativa temporanea dedicata ai partecipanti di un concorso, per cui nessun altro potrà dire di aver dormito circondato da dolcezza come i fortunatissimi vincitori del contest. Solo due città al mondo ovvero New York e Chicago possono inoltre vantare un Caffè Nutella, in cui oltre alle bevande tipiche americane si servono dolci e pane tostato caldo con un abbondante strato di crema spalmabile. Insomma un brand destinato, se non a crescere, certamente a durare nel tempo senza subire mai cadute.

Un errore incredibile si nasconde dietro la sua nascita, quello che ti mostrerò è una vera sorpresa e ti lascerà di stucco: controlla se lo hai!

Si narra che una volta la Ferrero realizzasse soltanto una versione di gianduiotti molto apprezzata in una piccola fabbrica a conduzione familiare. Un giorno Giovanni, zio del patron Michele, era sulla strada con il suo furgoncino per portare in consegna alcune confezioni di questi blocchi di cioccolato. Faceva molto caldo, ma essendo abbastanza dissestata causò un piccolo incidente al veicolo che costrinse l’autista a fermarsi. A causa delle alte temperature il cioccolato si sciolse assumendo la consistenza di una crema golosa. Un bambino che passava di lì vide quella bontà a sua portata e prontamente la spalmò su una fettina di pane che aveva con sé. Giovanni Ferrero, informato dell’accaduto decise di riprodurre quella consistenza, un po’ più fluida proprio per consentire di metterla sul pane con grande facilità.

Non finisce qui, perché la commercializzò travasandola in vasetti di vetro, ma con un nome che non è quello che conosciamo oggi. Arrivò la ‘Supercrema Ferrero’, con una vistosa etichetta ed uno slogan che invitava le massaie dell’epoca a farsi furbe acquistando un prodotto conveniente e buono. Chissà che, come facciamo oggi, anche le nostre nonne o bisnonne non avessero l’abitudine di conservare nei barattoli ago e cotone, oppure chincaglierie varie. Controllate le vostre soffitte o cantine, potreste avere sotto gli occhi un tesoro dal valore inestimabile!

Sai cosa significa Nutella? Il nome non è stato scelto a caso

Il logo ed il nome che conosciamo oggi infatti arrivò soltanto dopo, nel 1964 quando la Ferrero era ormai una grande azienda per i canoni dell’epoca. “Che ne dici se la chiamassimo Nutella? Nut come nocciola ed Ella come lei, la crema” si narra avesse chiesto Giovanni alla consorte.

Voleva dare infatti una nota più internazionale alla sua Supercrema e così fu: aggiungendo anche più cacao per differenziarla dal suo ‘Giandujot’. Nacqua così anche la nuova confezione, l’etichetta divenne quella che la differenzia ancora oggi. Infine Giovanni ridisegnò anche il vasetto affinché fosse, oltre che il contenitore della crema, anche un bicchiere omaggio per chi comprava Nutella. Oggi ricorre un anniversario veramente strepitoso: fu proprio il 20 aprile di quell’anno che il primo barattolo di Nutella dalla forma esagonale vide la luce.

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Marianna Gaito

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Marianna Gaito

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