Si torna a parlare nuovamente del caffè e degli effetti positivi che può avere sul nostro corpo nel quotidiano, ma quando la sua magia svanisce, cosa sta succedendo davvero?
Nel corso degli anni, il caffè è stato oggetto di numerosi studi, come confermato dalle varie ricerche scientifiche condotte in tutto il mondo.
Questi studi hanno permesso di riscontrare come il caffè possa essere un valido aiuto per il nostro apparato cardiocircolatorio, in grado di prevenire malattie cardiache di vario tipo e non solo.
Il caffè, inoltre, è una bevanda energizzante e anche un termogenico adatto a chi sta seguendo una dieta finalizzata alla perdita di peso… insomma, una vera e propria bevanda magica che, però, potrebbe perdere il suo potere da un momento all’altro, come nel caso di una particolare condizione.
Sicuramente ti sarà capitato di parlare con amici che ti hanno rivelato di poter bere caffè a qualunque ora del giorno, anche prima di andare a dormire, senza sentirne gli effetti. Non si tratta di un effetto positivo, ma di qualcosa che dovrebbe farti riflettere, e che possiamo ritenere davvero grave.
Parliamo di assuefazione da caffeina. Questo significa che abbiamo introdotto così tanta caffeina nel nostro corpo che quella contenuta nel caffè non ha più effetto. Ma non solo: in questi casi, il nostro cervello compensa l’alta presenza di caffeina producendo recettori di adenosina per combatterla. Di conseguenza, la caffeina contenuta nel caffè per noi diventa praticamente inefficace. Questo, però, ci porta ad aumentare le dosi quotidiane nel tentativo di compensare tale assenza.
Sulla base di ciò, potrebbero apparire effetti collaterali come mal di testa, nervosismo, irritabilità, insonnia e persino tachicardia o tremori muscolari. Una lunga serie di sintomi che spesso vengono confusi con l’ansia e non collegati direttamente al caffè. In realtà, questi sintomi sono i segnali di assuefazione da caffeina.
Quando ci rendiamo conto di essere diventati assuefatti alla caffeina, la soluzione inevitabile è un effetto detox. Per un periodo di tempo, dovremmo cominciare a ridurre gradualmente il numero di caffè che beviamo ogni giorno, fino ad arrivare a un massimo di quattro tazzine, ovvero 400 mg di caffeina, che è la dose consentita per poter usufruire pienamente dei benefici del caffè.
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Per arrivare a questo risultato, però, è fondamentale evitare i bruschi stop. Il corpo ha bisogno di un detox graduale, perché altrimenti ci potremmo trovare di fronte a una crisi di astinenza da caffeina, e staremo peggio di prima.
La diminuzione graduale, quindi, ci aiuterà a ripristinare l’equilibrio quotidiano anche con la caffeina, permettendoci di tornare a godere dei suoi benefici e trarne un considerevole vantaggio.
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