I carciofi li metto a testa in giù e li friggo, ecco la ricetta tipica romana di un contorno davvero wow. Addio contorni insapore. 

I carciofi alla giudia sono una delle ricette simbolo della cucina romana, in particolare della tradizione ebraico-romana. Questo piatto, così semplice ma così speciale, è nato nel Ghetto di Roma e si è trasformato nel tempo in un’icona gastronomica. I carciofi, fritti interi fino a diventare dorati e croccanti, si trasformano in un’autentica delizia, dove ogni foglia si stacca come una piccola patatina, rivelando un cuore tenero e saporito.

I carciofi li metto a testa in giù e li friggo, ecco la ricetta tipica romana di un contorno davvero wow

La particolarità di questa ricetta sta nel modo di cucinare i carciofi. Non si tratta solo di friggerli: è un’arte che richiede attenzione e amore per ogni dettaglio. Il risultato è un’esplosione di gusto e texture: le foglie esterne diventano croccanti e friabili, mentre il cuore si scioglie in bocca. È un piatto che celebra la semplicità degli ingredienti, trasformandoli in qualcosa di straordinario.

Carciofi alla giudia

I carciofi alla giudia sono perfetti come antipasto o contorno per un pranzo speciale. Si accompagnano benissimo con vini bianchi freschi e minerali, che esaltano il sapore del carciofo senza coprirlo. È una ricetta che invita a condividere, a mangiare con le mani e a godersi ogni singolo boccone con lentezza.

Ingredienti

Per 4 persone:

• 8 carciofi della varietà “mammola” (ideali per questa ricetta)

• 1 limone (per evitare che i carciofi anneriscano)

• Olio extravergine d’oliva o olio di arachidi (per friggere)

• Sale q.b.

• Pepe nero q.b.

I carciofi li metto a testa in giù e li friggo, ecco la ricetta tipica romana di un contorno davvero wow. Procedimento

La preparazione inizia con la pulizia dei carciofi, che richiede un po’ di attenzione per ottenere il risultato perfetto. Elimina le foglie esterne più dure, arrivando a quelle più tenere. Taglia le punte, lasciando i carciofi più arrotondati. Accorcia il gambo, ma non eliminarlo completamente: pelalo leggermente per eliminare la parte fibrosa. Man mano che li pulisci, immergili in acqua fredda con il succo di limone per evitare che anneriscano. Questo passaggio è essenziale per mantenere i carciofi belli e freschi.

Una volta puliti, scolali e asciugali bene con un panno pulito. Ora arriva la parte divertente: sbatti delicatamente ogni carciofo su una superficie piana, come se volessi aprirne le foglie, senza romperle. Questo passaggio permette all’olio di entrare in profondità durante la frittura, rendendo ogni foglia croccante. Condisci i carciofi con sale e pepe, assicurandoti che il condimento penetri anche tra le foglie.

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Come si fanno i carciofi alla giudia

Riscalda abbondante olio in una pentola profonda. L’olio deve essere caldo ma non troppo, intorno ai 160-170°C, per una frittura iniziale più delicata. Immergi i carciofi a testa in giù nell’olio e falli cuocere per circa 10-15 minuti, fino a quando saranno teneri ma non ancora dorati. Scolali su carta assorbente e lasciali intiepidire. A questo punto, con le mani o con una pinza, apri delicatamente le foglie, creando una sorta di fiore.

Porta l’olio a una temperatura più alta (circa 180-190°C) per la seconda frittura. Immergi di nuovo i carciofi nell’olio bollente, questa volta sempre a testa in giù, per renderli croccanti e dorati. Basteranno pochi minuti per ottenere la consistenza perfetta. Scolali su carta assorbente e servili subito, ancora caldi, con una spolverata di sale e, se vuoi, una leggera grattugiata di pepe nero. I carciofi alla giudia sono un’esperienza unica: ogni foglia è un piacere croccante, e il cuore è un’esplosione di sapore. Perfetti da gustare con le mani, uno dopo l’altro.

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