Ormai chiunque conosce questo termine, shrinkflation. I gelati, artigianali o confezionati che siano, sono tra i prodotti più colpiti.
La shrinkflation, fenomeno mondiale noto come “meno prodotto allo stesso prezzo”, non risparmia nemmeno l’alimento più amato dagli italiani: il gelato. Questa tendenza preoccupante è stata confermata dall’osservatorio di Consumatori Attivi, un’organizzazione che tutela i diritti dei consumatori.
Secondo Lina Sguassero, avvocato dell’organizzazione, “il problema è che a fronte di una grammatura, di un peso diverso, il prezzo resta lo stesso. I consumatori devono stare attenti a questo aspetto e capire quali sono i beni di prima necessità che effettivamente scontano il problema della shrinkflation”.
Concentrandosi sul gelato artigianale, è chiaro che non esiste una standardizzazione del peso di una pallina di crema o cioccolato. Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio, chiarisce che “la quantità è diminuita, ciascuno di noi se ne accorge.
Ma vanno considerate le fonti dei costi. Chi ha un’attività si trova di fronte a un bivio: o aumentare i prezzi, o diminuire la quantità”.
Come difendersi dalla Shrinkflation?
Cursano sottolinea che “questa è una scelta aziendale. Altrimenti ci sarebbe un cartello, e questo è vietato. Il consumatore ha il grande potere di scegliere. Alla fine, è lui a decidere se il prezzo… è giusto”.
Tra i fattori che incidono sui costi, Cursano ricorda gli affitti troppo alti e le bollette dell’energia, che in media oscillano tra i 2.500 e i 5.000 euro al mese per una gelateria. Per quanto riguarda il gelato industriale, l’avvocato Sguassero consiglia di “essere molto attenti nelle scelte, verificare la grammatura e fare una comparazione con il prezzo al chilo o al litro.
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Bisogna diffidare da informazioni errate o comunque fuorvianti che spesso vengono date, occorre controllare bene l’unità di misura riportata sulla confezione”. Il consumatore ha alcune armi a disposizione per combattere la shrinkflation, come segnalare le situazioni all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, in caso di pratiche commerciali scorrette.
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E bisogna prestare attenzione alle cosiddette “offerte multipack”, che in realtà possono celare un aumento del prezzo al chilo o al litro. In Italia, le gelaterie sono poco meno di 40.000, tra gelaterie pure, pasticcerie e bar-gelaterie.
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Il consumo di gelato è in aumento, con una stima di 3 chili a testa all’anno. Tuttavia, la shrinkflation sta erodendo il potere d’acquisto dei consumatori, rendendo necessaria una maggiore attenzione e consapevolezza nelle scelte di acquisto.