Studi recentissimi riferiscono di come la carta forno contenga delle componenti che possono essere pericolose per la salute, cosa fare per evitarlo.
Nel nostro quotidiano, la preparazione di dolci o pizze spesso passa attraverso l’uso della carta forno. Questo gesto, che sembra del tutto innocuo, nasconde in realtà problematiche significative legate alla salute.
Recenti allerta da parte di esperti medici evidenziano che molte delle carte forno in commercio contengono sostanze chimiche tossiche, in particolare i PFAS, noti per le loro proprietà nocive. Riconsiderare l’uso di questi prodotti comuni potrebbe essere un passo fondamentale per proteggere la nostra salute e quella dell’ambiente.
I PFAS, acronimo di sostanze chimiche per- e polifluoroalchiliche, sono composti utilizzati per conferire proprietà antiaderenti e resistenza al calore alla carta forno. Queste sostanze sono estremamente persistenti nell’ambiente, da qui il soprannome di “forever chemicals”.
L’accumulo di PFAS nel corpo umano è collegato a una serie di problematiche sanitarie, tra cui malattie epatiche, disturbi della tiroide, problemi riproduttivi e un aumentato rischio di sviluppare tumori. La posizione espressa dall’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE) sottolinea l’importanza di controllare attentamente le etichette al momento dell’acquisto e di preferire prodotti privi di PFAS.
Per fortuna esistono diverse alternative alla carta forno che possono aiutare a ridurre l’esposizione a queste sostanze tossiche. Una delle opzioni più pratiche è rappresentata dai tappetini in silicone riutilizzabili.
Questi strumenti non solo offrono una superficie antiaderente efficace, ma possono essere utilizzati centinaia di volte, riducendo così il rifiuto di imballaggi monouso. È fondamentale, però, scegliere tappetini di silicone di alta qualità, garantiti da marchi affidabili per la sicurezza alimentare.
Un’altra soluzione è tornare a metodi più tradizionali, come l’uso di oli naturali per ungere le teglie. Un sottile strato di olio d’oliva o burro può essere sufficiente a prevenire l’adesione degli alimenti, offrendo anche un sapore delizioso.
Le nonne di una volta cucinavano senza bisogno di carta forno, utilizzando semplicemente un po’ di grasso e farina per evitare che i cibi si attaccassero. Questo approccio non solo è privo di sostanze chimiche, ma promuove anche un’alimentazione più naturale.
Per chi è alla ricerca di alternative più innovative, l’uso di foglie naturali per avvolgere o cuocere gli alimenti è un’idea affascinante e sostenibile. Foglie di banano, per esempio, che sono una tradizione culinaria in molte culture, mentre foglie di vite o di cavolo possono essere utilizzate per una cottura ecologica e biodegradabile.
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Queste soluzioni non solo evitano l’uso di materiali potenzialmente dannosi, ma conferiscono anche un sapore unico ai piatti. La questione della carta forno è un esempio emblematico di come anche i prodotti più comuni possano celare rischi per la salute.
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Con l’aumento della consapevolezza riguardo ai materiali sintetici e alle sostanze chimiche tossiche, è fondamentale compiere scelte informate anche nelle piccole cose quotidiane. Optare per alternative più sicure non solo protegge la nostra salute, ma contribuisce anche a un ambiente più pulito e sostenibile.
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La prossima volta che ci apprestiamo a mettere in forno una teglia, prendiamoci un momento per riflettere sugli strumenti che utilizziamo. Scegliere con attenzione può fare la differenza, non solo per il nostro benessere, ma anche per quello del pianeta.
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