Lavare i piatti richiede sempre molta cura e attenzione ai dettagli, ma da quando ho adottato questa tecnica, germi e batteri non mi fanno più paura.
Uno degli errori più comuni riguarda proprio il sottovalutare la pulizia dei piatti, mettendo in discussione la nostra sicurezza e ignorando la quantità di germi e batteri che possono accumularsi sulle superfici.
Per questo motivo, mettere in pratica questo metodo ti aiuterà, così come è successo a me in passato, a eliminare definitivamente la presenza di sporco e la proliferazione batterica.
I piatti? Prova a lavarli subito così!
Come spiegato precedentemente, quando parliamo di lavare i piatti, sia dopo pranzo che dopo cena, dobbiamo sempre tenere conto delle nostre esigenze e non solo. L’obiettivo è ridurre al minimo la proliferazione batterica che avviene tra le stoviglie una volta nel lavandino o nella lavastoviglie.
Per quanto riguarda l’utilizzo dell’elettrodomestico, possiamo fare affidamento sulle alte temperature dei lavaggi, che sono in grado di ridurre la presenza di germi e batteri, eliminando anche lo sporco incrostato.
A ogni modo, se vogliamo ottimizzare i tempi, sia per il lavaggio a mano che in lavastoviglie, sappi che puoi fare affidamento su un escamotage incredibile che ti permetterà di eliminare lo sporco in profondità e ridurre la proliferazione batterica. L’ingrediente magico che ci serve è già presente nella nostra dispensa: l’aceto.
Fai così: i piatti diventeranno subito puliti e perfetti!
Ebbene sì, come detto in precedenza, possiamo utilizzare l’aceto a nostro favore per pulire i piatti. Ti basterà prendere una vaschetta abbastanza capiente, in base alla quantità di stoviglie da lavare. Riempi la vaschetta con acqua e aggiungi da due a tre tazze di aceto. Lascia in posa per almeno 30 minuti, poi procedi con il lavaggio come al solito: a mano o in lavastoviglie.
In entrambi i casi, avrai preservato le tue stoviglie, che torneranno a essere pulite, splendenti e, soprattutto, senza germi e batteri, così da poterle utilizzare in totale sicurezza.