Quanto è buono il baccalà, che ha proprietà nutritive molto elevate e che costa poco. Anche fritto presenta molti vantaggi, come cucinarlo.
Il baccalà è un alimento molto versatile e nutriente, saporitissimo e che in alcune Regioni rappresenta anche un must a tavola nelle festività di Natale. Tale piatto offre diversi vantaggi quando cucinato nella propria cucina-
È ricco di proteine e povero di grassi. Difatti è una fonte di proteine di alta qualità e contiene pochi grassi saturi, rendendolo un alimento salutare e nutriente. Poi il baccalà è generalmente disponibile sotto forma di filetti essiccati o salati.
I quali possono essere conservati a lungo senza la necessità di refrigerazione. Questo lo rende un ingrediente pratico da tenere in dispensa per essere utilizzato in qualsiasi momento. Ed ancora, il baccalà ha un sapore unico e delicato che si presta a una vasta gamma di preparazioni culinarie.
Può essere cucinato fritto, al forno, in umido o in insalata, offrendo quindi molte possibilità di creare piatti gustosi e creativi. Tra gli altri nutrienti che possiede ci sono minerali come il potassio e il fosforo, nonché le vitamine del gruppo B. Che sono importanti per la salute del sistema nervoso e per il metabolismo.
Baccalà, perché si chiama così
C’è pure un risparmio economico legato al baccalà, il quale è generalmente un alimento economico, soprattutto se acquistato in grandi quantità. Utilizzarlo in cucina può quindi rappresentare un’ottima soluzione per risparmiare sulla spesa alimentare.
Il termine “baccalà” deriva probabilmente dal latino “baccalarius” che significa “colui che fa essiccare il pesce” o dal termine fiammingo “bakeljauw”. Il baccalà è il nome dato ad un tipo di pesce essiccato e salato, solitamente merluzzo o stoccafisso.
Viene tradizionalmente utilizzato in cucina italiana, portoghese e spagnola. Il pesce viene essiccato mediante un processo di salatura e viene solitamente riposto in sale o essiccato all’aria aperta per conservarlo.
Il baccalà ha un sapore deciso e viene utilizzato in molte ricette tradizionali come ad esempio la baccalà alla vicentina in Italia, o il baccalà à brás in Portogallo.
In che modo friggere il baccalà
Per cucinare il baccalà fritto, è necessario seguire i seguenti passaggi. Inizialmente si deve lasciare il baccalà a bagno in acqua fredda per almeno 24 ore, cambiando l’acqua almeno tre volte durante questo periodo per eliminare il sale in eccesso.
Una volta che il baccalà è stato dissalato, scolarlo e asciugarlo accuratamente con carta assorbente per eliminare l’acqua in eccesso. In una padella capiente, versare abbondante olio di semi di girasole o di oliva e portarlo ad una temperatura di circa 170-180°C.
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Passare le fette di baccalà nell’uovo sbattuto e poi nella farina di mais o farina normale, facendo aderire bene la panatura. Friggere il baccalà nell’olio caldo fino a doratura completa, girandolo una o due volte durante la processa di frittura.
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Una volta che il baccalà è dorato uniformemente, scolarlo dall’olio con una schiumarola e metterlo su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Servire il baccalà fritto caldo, eventualmente accompagnato da fette di limone e prezzemolo fresco tritato.
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Il contorno ideale per il baccalà potrebbe essere un purè di patate, una insalata mista o delle verdure al forno come zucchine, peperoni e pomodori. Altre opzioni potrebbero essere patate al forno, riso pilaf o spinaci saltati in padella. Dipende dai gusti personali e dal tipo di preparazione del baccalà.