Si torna a parlare ancora una volta del brodo vegetale. Adesso che il pranzo di Pasqua è alle porte, molti di noi sono alle prese con la preparazione delle scorte che serviranno per la grande occasione. Ma con quello che avanza, cosa facciamo?
Non è affatto una domanda banale, dato che in questo frangente molte persone sono impegnate nella preparazione di numerosi alimenti, come ad esempio scorte di brodo vegetale, carne o pesce.
Sulla base di tale motivazione, dobbiamo tenere conto anche delle nostre esigenze e, soprattutto, delle tecniche di conservazione. Infatti, la scorta di per sé non è un errore, ma ci sono delle cose che non dobbiamo affatto sottovalutare, come ad esempio le tempistiche a nostra disposizione per poter gustare un elemento fondamentale in cucina, come il brodo vegetale.
Ebbene sì, come abbiamo avuto modo di spiegare in precedenza, fare delle scorte di brodo vegetale non è un errore, a prescindere dal fatto che lo utilizzeremo durante il pranzo di Pasqua o meno. Ciò che è veramente importante è tenere bene a mente quali sono le nostre esigenze culinarie, ovvero in relazione alla preparazione dei piatti per i quali intendiamo usare questo ingrediente.
Sulla base di tale motivazione, dunque, ciò che è davvero importante è conservare correttamente le nostre scorte di brodo vegetale, tenendo conto del fatto che uno degli errori che non va mai commesso è quello di credere che il brodo preparato in casa non abbia una data di scadenza.
Quello che stiamo per spiegare, poi, non vale solo per il brodo vegetale, ma anche per il brodo di carne e di pesce. Dopo la preparazione, infatti, una volta che il brodo vegetale è stato lasciato raffreddare, può essere trasferito in frigorifero, dove dura non più di 72 ore. Questo è il termine entro il quale dobbiamo impiegarlo nelle nostre preparazioni.
Possiamo suddividerlo in porzioni, ad esempio all’interno di stampi per il ghiaccio, e riporlo nel congelatore. In questo caso avremo una durata molto più lunga per quanto riguarda il consumo del brodo vegetale, che si estende fino a tre mesi.
Durante questo lasso di tempo, potremmo tranquillamente utilizzare il nostro brodo vegetale come desideriamo, impiegandolo nella preparazione di ricette, brodi e molto altro. In un certo senso, diventa un brodo vegetale “last minute”, che si presta a qualunque nostra esigenza, arricchendo le pietanze che andremo a preparare.
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L’unica cosa che non va mai dimenticata, infatti, è il lasso di tempo che abbiamo a disposizione per consumare un alimento così delicato. Per questo motivo, il consiglio è quello di porre un’etichetta con la data di conservazione, in modo da sapere sempre quando l’abbiamo messo nel congelatore.
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