Il conto lo paghi con i followers. Quanti di voi vorreste sentirvi dire questa magica frase al termine di una cena al ristorante? Certamente non tutti possono beneficiare di un grande seguito sui social, ma tant’è. Oggi tutto gira intorno ai selfie, alle dirette ed alle condivisioni col pollice in su, quindi non c’è nulla di strano. Si tratta di un’astuta ed originale trovata di un locale dal nome altrettanto fuori dal comune: “This is not a Sushi Bar”. Una catena italiana catena di sushi nata 11 anni fa con alcuni piccoli punti vendita disseminati a Milano, che vanta come fiore all’occhiello un’efficace consegna a domicilio.
E’ la sede di via Lazzaro Papi la prescelta per l’esperimento social: mangi, ti fai un selfie e lo posti su Instagram con hastag e tag del caso, prima di andare in cassa. A quel punto tutto si gioca sui followers che determinano le fasce di contribuzione rispetto ai piatti ordinati. Ci si può trovare a corrispondere tutto o in parte, a seconda di quanto si è seguiti. Gli scaglioni si dividono nel seguente modo: sotto i 1.000 followers il costo è completamente a carico del cliente. Da 1.000 a 5.000 un piatto gratis, da 5.000 a 10.000 due piatti gratis, da 10.000 a 50.000 quattro piatti gratis ed infine da 50.000 a 100.000 otto piatti gratis.
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