Si chiama “Il crimine nel piatto” l’iniziativa della Coldiretti che mira a stanare gli orrori che inconsapevolmente vengono consumati quotidianamente dagli italiani. Presentata a Roma in occasione del sesto rapporto Agromafie, l’indagine ha per oggetto i casi più eclatanti di manipolazione illegale dei prodotti destinati alle nostre tavole.
“Occorre vigilare sui cibi low cost. Dietro spesso si nascondono ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi.Spesso anche l’illegalità o lo sfruttamento” ha affermato Ettore Prandini, presidente della Coldiretti.
Il crimine nel piatto, indagine della Coldiretti svela gli orrori a tavola
Dalla mozzarella sbiancata con la soda, al pesce rinfrescato con un mix di acidi organici ed acqua ossigenata, fino alla carne proveniente da macelli clandestini. Sono tantissime le frodi alimentari perpetrate nel nostro paese. In conseguenza delle stesse si è avuta una impennata clamorosa di episodi criminali collegati al mondo agroalimentare.
Saliti vertiginosamente furti di trattori, falciatrici ed altri mezzi agricoli, carburante, materie prime ed animali. “Tutti i prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani, provenienti dall’interno o dall’estero devono rispettare gli stessi criteri.
Che si tratti gli alimenti in vendita sugli scaffali o serviti al ristorante, ci deve essere un percorso di qualità e legalità . Si deve improntare al rispetto dell’ambiente, del lavoro e della salute” ha concluso Prandini.
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