Ci sono tante scuole di pensiero sulla preparazione del ragù, quello classico tipo bolognese: ma la ricetta della nonna davvero non si batte
Mia nonna non era bolognese, ma di origini completamente diverse. Eppure con gli anni di pratica e frequentando le sue amiche, ha imparato a preparare un ragù imbattibile.
Anni di pratica in cucina, segreti rubati qua e là. Fatto sta che ne ha cucinati quintali per figli e nipoti e non ha mai perso un colpo. Oggi ti svelo i suoi segreti.
Uno immagina che la scelta della carne per il ragù sia essenziale e in effetti non sbaglia. La nonna ha sempre mescolato la polpa di manzo, da pezzi come la pancia, il cappello del prete oppure il fusello, con quella di maiale.
In più però ha sempre arricchito il soffritto con un ingrediente speciale. Lei metteva e mette ancora un po’ di pancetta: una fetta unica che poi noi tagliamo e tritiamo a piacere, perché tanto si mescolerà con il resto della carne.
Ingredienti:
500 g di polpa di manzo macinata grossa
200 g di polpa di maiale
180 g di pancetta
80 g di cipolla dorata
80 g di carota
80 g di costa di sedano
500 g di passata di pomodoro o pelati
1 bicchiere di vino rosso
2 mestoli di brodo di carne
3 cucchiai di olio d’oliva
sale q.b.
pepe q.b.
Prendiamo un tegame antiaderente, se poi è di terracotta ancora meglio. Accendiamo a fiamma moderata e facciamo sciogliere la pancetta, prima tagliata a dadini e poi tritata grezzamente con la mezzaluna o un coltello a lama lunga.
Aggiungiamo subito anche l’olio d’oliva (oppure 70 grammi di burro ancora freddo) e il trito di verdure che abbiamo preparato in precedenza al solito modo. Sbucciamo la cipolla, peliamo la carota, eliminiamo tutti i filamenti dal sedano, li laviamo e li tritiamo finemente.
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Diamo il tempo alla base del ragù di amalgamarsi e insaporirsi, lasciando cuocere a fiamma bassa per una decina di minuti. Solo a quel punto aggiungiamo la polpa macinata del manzo e del maiale, mescolando bene con un cucchiaio di legno.
Alziamo leggermente la fiamma per sigillare bene i succhi, mescoliamo e aspettiamo che la carne sia rosolata. Quindi sfumiamo con il vino rosso e aspettiamo che sia evaporato completamente prima di salare e pepare la carne.
Fatto questo, uniamo la passata di pomodoro che possiamo anche sostituire con i pelati. Mescoliamo bene e mettiamo un coperchio, facendo cuocere a fiamma moderata per circa 2 ore. Quando vediamo che il ragù si sta asciugando troppo, lo allunghiamo con un mestolo di brodo di carne, tenuto in caldo.
Passate le due ore scopriamo la pentola e lo lasciamo asciugare a fiamma bassa ancora per 30 minuti. Il ragù con la ricetta della nonna è pronto, da usare subito, tenere in frigo almeno per 3 giorni oppure congelare. Nelle vaschette apposite o nei vasetti di vetro con coperchio è buono anche dopo 4 mesi.
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