Che cos’è la batteria commestibile ideata da un nostro connazionale e citata in un articolo della prestigiosa rivista statunitense.
Batteria commestibile, l’ha inventata un italiano e nel nostro Paese. E la cosa è piaciuta talmente tanto da essere citata dalla prestigiosa rivista “Time”. Il suo creatore è l’igegner Mario Caironi, che assieme ad un gruppo di collaboratori ha ideato questo dispositivo del tutto particolare. Tra l’altro questa batteria commestibile è dotata anche di altre peculiarità che rendono questo oggetto speciale.
La batteria commestibile è pure ricaricabile e per realizzarla sono stati impiegati ingredienti da cucina come i capperi, alghe nori ed estratti del cocco. Sono presenti anche la cera d’api e l’oro alimentari, dei quali si fa uso in ambito di pasticceria. La potenza effettiva è come quella di una normale pila stilo, a 0,65 V, e mangiarla non avrà alcuna consegue sull’organismo.
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Chiaramente non bisogna immaginare la batteria commestibile come ad uno snack da consumare davanti alla tv. Il suo impiego riguarderà prettamente l’ambito sanitario, con il monitoraggio ed il controllo di quella che è la qualità dei cibi ingeriti. Ed anche per fornire una alimentazione supplementare a vari strumenti di diagnostica applicabili al corpo. Ce ne sono diversi che servono per lenire i disturbi del tratto gastrointestinale.
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Da qui poi possono nascere diverse altre soluzioni e sbocchi non ancora concepiti e che potranno essere tratti da una fase di progettazione non ancora avvenuta. Di cose da inventare insomma ce ne sono ancora, ed alcune future creazioni potrebbero puntare anche sull’impiego di una batteria commestibile. O comunque di un principio di funzionamento che potrebbe essere molto simile.
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L’entusiasmo di Caironi, che lavora all’Istituto Italiano di Tecnologia di Milano, è tantissimo. Mettere assieme le componenti commestibili elencate sopra permette di creare una batteria in piena regola che consente il transito di una quantità di energia elettrica controllata.
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