Fa discutere ancora la presenza di bisfenolo nel tonno in scatola. Un recente test boccia pure dei marchi famosi e molto diffusi.

Tonno in scatola e bisfenolo A presente in eccesso in tutte le marche analizzate
Tonno inscatolato (Ricettasprint.it)

Bisfenolo nel tonno in scatola, un recente test condotto in Svizzera dalla rivista Saldo ha rivelato una preoccupante contaminazione del tonno in scatola con due sostanze chimiche potenzialmente dannose per la salute: lo stesso bisfenolo A (BPA) ed il glicidolo.

Il test ha preso in esame diversi tipi di tonno in scatola ed in barattolo, analizzando campioni di tonno bianco e rosa, conservati sia in olio di oliva che in olio di girasole. Diverse marche poste al vaglio del microscopio sono vendute anche in Italia.

I risultati sono stati allarmanti. Tutti e dieci i campioni di tonno in scatola hanno mostrato la presenza di bisfenolo A, mentre alcuni campioni di tonno in barattolo hanno anche rilevato tracce di glicidolo.

Il bisfenolo A è una sostanza chimica comunemente utilizzata nei rivestimenti interni delle lattine per proteggere il cibo. Ma questa sostanza può migrare negli alimenti e rappresentare un potenziale rischio per la salute umana. Secondo le valutazioni dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), il BPA può avere effetti negativi sulla fertilità e sul sistema immunitario.

Bisfenolo nel tonno, il limite massimo sforato anche di moltissimo

Tonno in scatola e bisfenolo A presente in eccesso in tutte le marche analizzate
Tonno in scatola (Ricettasprint.it)

Recentemente, l’EFSA ha proposto di ridurre drasticamente i limiti giornalieri consentiti di BPA, abbassandoli di ben 20.000 volte rispetto ai precedenti. Secondo il nuovo limite, un adulto di 60 kg non dovrebbe consumare più di 12 nanogrammi di BPA al giorno.

Eppure, i risultati del test hanno mostrato che alcuni marchi di tonno in scatola contenevano livelli di BPA fino a 50 volte superiori a questo nuovo limite. Oltre al BPA, il test ha anche rilevato la presenza di glicidolo in alcuni tonni in barattolo.

Il glicidolo è una sostanza ritenuta cancerogena, che può essere prodotta durante la lavorazione degli oli. Secondo l’EFSA, non esiste un livello sicuro di esposizione a questa sostanza.

Nonostante le rassicurazioni dei produttori riguardo all’assenza di BPA nei loro imballaggi, i risultati del test indicano che il contaminante proviene proprio dai rivestimenti delle lattine. Tra i marchi più contaminati figurano Rio Mare e Albo.

Quali sono le marche che se la cavano

Tonno in scatola e bisfenolo A presente in eccesso in tutte le marche analizzate
La tabella riepilogativa di Saldo (RIcettasprint.it)

Fortunatamente, non tutti i prodotti di tonno hanno mostrato livelli preoccupanti di contaminazione. I tonni confezionati in barattoli di vetro, come il “Tonno Alberta all’olio d’oliva” di Qualité & Prix e i “Filetti di Thon Albacore all’olio d’oliva” di Migros Sélection, sono risultati privi di bisfenolo A.

Questo nuovo allarme sul tonno in scatola solleva importanti questioni sulla sicurezza alimentare e sulla necessità di una maggiore regolamentazione e controllo su queste sostanze chimiche potenzialmente dannose. I consumatori dovrebbero prestare attenzione e, ove possibile, preferire prodotti confezionati in vetro per evitare l’esposizione a BPA e glicidolo.

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Oltre a questi aspetti, il test ha anche sollevato dubbi sulla reale sostenibilità di alcune operazioni di pesca certificate dal Marine Stewardship Council (MSC), mettendo in discussione l’affidabilità di questa etichettatura.

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E comunque non manca anche una buona notizia. I livelli di mercurio e del grasso inquinante 3-MCPD non erano elevati in modo allarmante in nessuno dei campioni di tonno analizzati. Poco sopra è presente la tabella di riepilogo di Saldo che mostra come le prime quattro marche siano accettabili, mentre tutte le altre abbiano dei valori ritenuti cattivi.

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In conclusione, questo nuovo studio sul tonno in scatola rappresenta un campanello d’allarme per i consumatori e le autorità competenti, che dovranno agire prontamente per garantire la sicurezza degli alimenti e tutelare la salute pubblica.