La pizza napoletana ha la sua storia, ma anche la pizza romana è una vera tradizione: più bassa, più croccante, buonissima
Sulla pizza l’Italia si divide in due: quelli che vogliono solo la pizza napoletana, quella con il cornicione alto e croccante, ma morbida al centro. E quelli invece che sposano la pizza romana (da non confondere con la pinsa): è più bassa, con un’altezza uniforme al centro come sui bordi, ma anche più croccante.
La vera pizza romana è bianca, con fette di mortadella sopra, oppure rossa, con mozzarella fiordilatte e diletti di acciughe. Ma a casa nostra la prepariamo come vogliamo.
La comodità dell’impasto per la pizza romana è che possiamo congelarlo quando finisce la sua lievitazione. Un panetto, un sacchetto gelo per praticità. Quando ci servirà, tiriamolo fuori almeno 3 ore prima per farlo respirare e scongelare perfettamente.
Ingredienti (per 4 pizze):
1 kg di farina 00
550 ml di acqua
50 ml di olio extravergine d’oliva
25 g di lievito di birra fresco
2 cucchiaini di malto d’orzo
1 cucchiaio di zucchero semolato
20 g di sale
Una delle differenze fondamentali tra la vera pizza romana e la vera pizza napoletana è nella croccantezza. Per questo dobbiamo andare con ordine partendo dal lievito: sbricioliamolo in una ciotolina o una tazza e mescoliamolo con un bicchiere di acqua a temperatura ambiente.
Poi versiamo in una ciotola grande, meglio se in acciaio, la farina setacciata e mescoliamola subito con il malto d’orzo con un cucchiaio. Aggiungiamo poi l’olio extravergine, la poca acqua con il lievito e tre quarti dell’altra acqua. Non mettiamo tutto insieme, perché potrebbe non essere necessaria.
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Mescoliamo l’impasto prima con il cucchiaio, poi con le mani e completiamo con lo zucchero. Andiamo avanti ad impastare, questa volta sul piano di lavoro, per 10-15 minuti, fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico, che non si attacca alla dita.
Rimettiamo l’impasto della pizza romana in una ciotola, copriamolo con la pellicola per alimenti e lasciamolo riposare in un luogo asciutto della cucina, evitando le correnti d’aria. Il posto ideale è il forno spento ma con la luce accesa, per almeno 5-6 ore oppure fino al raddoppio.
Passato questo tempo, riprendiamo l’impasto e sgonfiamolo con le mani. Poi dividiamolo in quattro panetti dello stesso peso e, senza farli lievitare ulteriormente, stendiamoli con un mattarello o direttamente con le mani se siamo più pratici realizzando un disco.
Sistemiamolo in una teglia rotonda già unta con olio d’oliva sul fondo e ppoi tocca a noi decidere come preparare la pizza. Cuocerà per 25-30 minuti in forno ventilato preriscaldato a 200° e ppoi tiriamola fuori calda, subito in tavola.
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