Presto insalata in busta e bustine di zucchero potrebbero scomparire dalla circolazione. E non solo loro, da che cosa dipende tutto questo.
Insalata in busta e bustine di zucchero, tra un po’ di tempo, non faranno più parte della nostra quotidianità . Almeno questo è ciò che è possibile desumere dalle linee guida fornite dalla Unione Europea, con la cosa che andrà molto probabilmente a toccar anche altri oggetti di uso comune che riguardano in particolare l’alimentazione. Tra non moltissimo tempo potrebbero sparire dalla circolazione anche le monoporzioni di maionese e ketchup, il cibo in monoporzioni, i flaconcini di shampoo degli alberghi e simili. La dead line è fissata per il 31 dicembre 2027.
Bevande e cibi nelle strutture alberghiere così come in ristoranti e di servizi di catering continueranno ad essere forniti con stoviglie riutilizzabili. Tutto questo è da ricondurre alla normativa che la Commissione Europea ha concepito in relazione agli imballaggi. Cosa che vieterà l’esistenza degli imballaggi monouso anche per condimenti, conserve, salse, panna da caffè e zucchero, in merito a buste, bustine, vassoi, scatole e vaschette. Ovvio che insalata in busta e bustine di zucchero rientrassero in questo discorso.
Insalata in busta e bustine di zucchero
In relazione alle insalate imbustate gli imballaggi in plastica monouso sono vietati se le stesse saranno inferiori al chilo e mezzo, con la cosa che comprende buste, vassoi, reti, sacchetti e così via. Inoltre spariranno anche i contenitori monouso con meno di 50 ml per i prodotti liquidi e meno di 100 g per i prodotti non liquidi negli alberghi, tra shampoo e saponi. Particolare contrasto viene dato anche agli imballaggi dei formati famiglia.
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I cosiddetti anelli in plastica per raggruppare gli anelli dovranno scomparire: sono fortemente inquinanti ed anche molto pericolosi per gli animali. Ed ancora, in un futuro ormai prossimo le bevande sfuse da bere sul posto andranno versate in dei bicchieri riutilizzabili, anche di proprietà del consumatore.
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Questo entro i prossimi due o quattro anni. L’obiettivo sarà inquinare di meno e ridurre l’impatto ambientale sia per quanto riguarda la produzione ed i consumi di tanti dei prodotti citati che per lo smaltimento dopo l’uso.
