Che cosa si sa in relazione alla situazione che vede diversi individui intossicati per istamina. Come è successo ed in che parte d’Italia.
Ci sono diversi intossicati per istamina, situazione medica che è conosciuta in gergo come sindrome sgombroide e che ha spinto le autorità mediche ad intervenire con una serie di verifiche e di controlli. Questo allo scopo di arginare il rischio che la intossicazione possa espandersi.
Gli intossicati per istamina sono stati colpiti da questa situazione in provincia di Foggia, dove si è attivato il Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti di Origine Animale dell’Asl della città pugliese.
Che cosa riguarda questa condizione? La sindrome sgombroide avviene a seguito del rilascio in quantità superiori alla norma nei muscoli. Si tratta di una molecola presente in diverse specie di pesci e che deriva dal processo di decomposizione dalla istidina.
Alcune delle specie dove l’istamina è più presente sono il tonno, lo sgombro, le sarde, le acciughe, la palamite e tante altre. I controlli hanno riguardato e stanno riguardando ogni centro di messa in commercio di alimenti in ambito ittico, e presto verrà coinvolto anche il settore della ristorazione della intera provincia di Foggia.
Intossicati da istamina, quali sono i sintomi più noti
I sintomi sorti negli intossicati da istamina e che è possibile notare in generale in questa situazione sono:
- orticaria;
- vomito;
- diarrea;
- cefalea;
- prurito;
- rossori al volto ed al collo;
- vertigini.
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Sono tutti segnali fisici che sorgono dopo qualche ora dall’avere mangiato alimenti con una presenza in eccesso di istamina. Nei casi più gravi la tossina assimilata può anche condurre ad un arresto di natura cardiocircolatoria, a seguito di shock e di ipotensione.
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Alcuni individui possono essere più esposti, per esempio coloro che assumono dei farmaci antidepressivi. La istamina finisce con l’essere prodotta in maniera fuori controllo in seguito ad una cattiva conservazione del pesce. E tra l’altro avviene ben prima che il pesce stesso possa andare a male.
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Tra l’altro anche in congelatore questo rilascio di istamina di troppo può verificarsi lo stesso. La conservazione ideale deve essere compresa tra gli zero ed i 2 gradi.