Scatta il ricovero immediato per diversi operai di un cantiere ferroviario soggetti ad intossicazione da botulino. Inquieta come è successo.
Un grave rischio è stato riscontrato a Cefalù in provincia di Palermo, con 37 operai sottoposti a ricovero per intossicazione da botulino. Di questi, 14 hanno ricevuto il permesso per potere essere dimessi e tornare a casa, dal momento che il loro quadro clinico è migliorato. La situazione è pregressa e risale a partire dallo scorso 30 settembre.
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Alcuni dei lavoratori soggetti ad intossicazione da botulino necessitano però ancora di osservazione da parte del personale medico. Il forte sospetto è che tutto possa avere tratto origine da del cibo contaminato. Tale ipotesi è avvalorata dal fatto che tutti quanti loro hanno mangiato lo stesso pasto, consumato all’interno di un cantiere ferroviario sulla tratta che collega Palermo a Messina. In questa vicenda sono intervenuti anche i Nas ed i tecnici dell’Asp. Una loro ispezione ha portato all’emergere di irregolarità compiute dalla cooperativa che ha fornito i pasti. Mancavano le necessarie autorizzazioni per poter procedere.
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Intossicazione da botulino, si è reso necessario ottenere un siero dalla Lombardia
I militari hanno anche provveduto a porre sotto sequestro il cibo e le cucine impiegate. Alcuni campioni verranno sottoposti ad attente analisi di laboratorio. Molte delle persone intossicate hanno accusato disturbi quali un calo della vista oppure alterazione della stessa, come sdoppiamento ed annebbiamento. L’ospedale di Cefalù ha dovuto fare richiesta di un siero anti-botulino al centro antiveleni situato a Pavia. Anche i pazienti ora dimessi continuano comunque ad essere monitorati via telefono, a scopo cautelativo.
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