Confessione difficile per Joe Bastianich, il ristorare ha recentemente rilasciato una dichiarazione arrivata come un vero e proprio fulmine a ciel sereno.
Durante gli anni di carriera Joe Bastianich si è lanciato senza paracadute in ogni progetto lavorativo, anche quando tutto sembrava impossibile da realizzare.
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La musica rappresenta una scommessa vinta con sé stesso e che in Italia ha trovato un pubblico perfetto con il quale condividere questa passione, così come dimostrato dal successo riscosso sul palco, i cd realizzati e la nuova collaborazione avviata recentemente con il chitarrista Gennaro Procelli.
Anni di investimenti e cambianti che hanno spinto Bastianich anche a fare un’attenta riflessione, così come lo stesso ristoratore ha rivelato in occasione di una recente intervista per un famoso magazine.
La difficile confessione di Bastianich
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel corso degli anni Bastianich si è sempre messo in gioco in vari progetti lavorativi anche dopo la fine della collaborazione con MasterChef Italia debuttando poi nella versione USA.
In passato, complice l’esperienza televisiva di Amici All Star, Bastianich ha avviato con successo la carriera da cantante e musicista country, vincendo un’importante scommessa fatta con sé stesso. Un percorso professionale diverso da quello intrapreso in passato, ma che al tempo stesso gli ha permesso di conoscere da vicino il mondo della musica lasciandosi andare ad una confessione per lui difficile.
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“Una perdita incredibile…”
A tenere il banco in queste ore troviamo la recente intervista che Joe Bastianich ha rilasciato alla redazione di Rolling Stones, parlando dei progetti legati al mondo della musica e lasciandosi andare ad una sua accurata analisi circa il modo in cui questo settore professionale sia cambiato nel tempo.
Non a caso, nel momento in cui viene chiesto cosa pensa della musica contemporanea e degli altri generi che man mano hanno riscosso successo soprattutto tra i più giovani, ecco che Joe Bastianich si lascia andare alle seguenti riflessioni: “La musica che si suona e si sente in giro oggi faccio fatica a capirla. Il mondo del trapper, che non è rap e non è hip hop, nasce commerciale e vive commerciale. Ripetono le stesse cose che gli permettono di fare ascolti“.
Bastianich ha poi concluso così la sua riflessione circa il modo in cui è cambiato il mondo della musica: “La discografia vive un momento difficile, investire nella vera musica non fa tornare i conti. Peccato, perché toglie al pubblico cultura e soddisfazione. È una perdita che il settore della musica giri attorno ai soldi”.
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