Situazione Kinder shrinkinflation, Ferrero deve fare fronte a delle accuse da parte di diversi consumatori che se la prendono per un particolare aspetto.
La Ferrero riceve delle critiche dalla Germania in merito alle confezioni delle barrette Kinder e Yogurette. L’azienda piemontese è accusata di ‘shrinkinflation‘, nello specifico restringimento del prodotto. E la cosa ha portato alcune associazioni di tutela dei consumatori tedeschi a muovere guerra a Ferrero per questa cosa.
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Da lì parlano di vera e propria “presa in giro” perpetrata ai danni dei consumatori. Lo shrinkinflation riguarda la riduzione da 10 a 8 barrette di cioccolato nelle confezioni Kinder, che in origine risultavano essere di 125 grammi. Adesso invece il loro peso ufficiale ammonta a 100 grammi. Di contro si registra un aumento di prezzo che, sempre per le associazioni di tutela dei consumatori, ammonta anche all’8%. Il costo indicato per l’acquisto del cioccolato in questione cambia di supermercato in supermercato, a discrezione del punto vendita.
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Kinder shrinkinflation, le accuse dei consumatori tedeschi a Ferrero
Eppure nel 2015 la Ferrero le confezioni erano aumentate da 100 grammi a 125. Con anche un apposito slogan concepito per sottolineare questo cambiamento. “Permanentemente più contenuto: 10 barrette, 125 grammi”. A distanza di un lustro, ora il prodotto è ridotto in dimensioni e più costoso di circa il 30%.
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