Quali sono i prodotti più rubati al supermercato, le cifre in ballo sono da paura e ci sono situazioni interessanti da leggere.
La classifica che non dovrebbe esistere è un chiaro rifermento al fatto che non si dovrebbe rubare, eppure anche con tutti i moderni apparati tecnologici, tra telecamere e sensori, antitaccheggio, sorveglianza e controlli, i furti sono sempre frequenti. E ne avvengono a migliaia ogni anno in tutto il mondo. Ci sono tanti prodotti rubati al supermercato, a volte per necessità – quante volte abbiamo sentito del pensionato di turno sorpreso con qualche cioccolatino o con qualche frutto – altre volte per dolo.
E quali sono i prodotti rubati al supermercato più di tutti? C’è una apposita classifica che fa riferimento ai punti vendita presenti in Italia e che rende bene l’idea di quale sia la situazione in merito a questo particolare ambito. Da qui è possibile anche potere effettuare una lettura sociologica ed economica del nostro Paese, in un periodo non certo favorevole per quanto riguarda l’inflazione ed il potere di acquisto dei cittadini.
Prodotti più rubati al supermercato, che cosa c’è ai primissimi posti
Ed allora scopriamo che dominano la scena gli alimentari, anche se non tutti di prima necessità. Infatti c’è la carne di vari tipi in testa, con gli alcolici in seconda posizione, le attrezzature da lavoro in terza e poi vestiti ed altri accessori per l’abbigliamento. Dal secondo al quarto posto aiuta molto anche la particolare conformazione di questi oggetti, che si prestano bene ad essere trasportati ed anche indossati, e che si possono nascondere con relativa facilità.
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A snocciolare tutte queste informazioni è Crime&Tech, che fa capo alla Università Cattolica del Sacro Cuore-Transcrime. Sono stati presi come punti di riferimento per questo studio 103mila situazioni di furto e taccheggio avvenuti dal 2021 fino ad inizio 2023. Per un valore totale di ben 4,6 miliardi di euro. Prezzo al quale vanno aggiunti più di due miliardi di euro per i dispositivi antitaccheggio.
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I dati sono molto interessanti
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Più dei tre quarti dei casi riguarda il taccheggio senza necessità (82%), il resto è da individuare invece in situazioni di disperazione sociale. E quindi non è un caso che tra i ladri spesso figurino anche i dipendenti stessi di questo o di quel punto vendita. Poi ci sono anche sotterfugi come scontrini annullati o parziali, ammanchi di cassa e resi non veritieri. Infine anche le società di vigilanza a volte sono implicate in queste situazioni.