La corretta alimentazione dei bambini è da sempre oggetto di continuo studio per elaborare la dieta perfetta. Il loro organismo è una macchina che corre a 300 chilometri orari, con un fabbisogno di energie molto diverso da quello di un adulto, in quantità e qualità. Vi siete mai chiesti se i vostri figli assumono i nutrienti necessari? I pediatri dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma forniscono alcune risposte alle domande più frequenti delle mamme.
L’educazione alimentare dei bambini e degli adolescenti fa parte di un programma ben più ampio che comprende la lotta all’obesità infantile. Una percentuale sempre più alta di soggetti in questa fascia d’età infatti si trova a combattere contro squilibri potenzialmente molto dannosi per la salute futura.
Nonostante ciò le statistiche rivelano anche un maggiore interesse da parte dei genitori per l’alimentazione dei propri figli. Molti di essi scelgono di affidarsi agli specialisti in materia per imparare a gestire l’alimentazione dei bambini. La premessa per una corretta nutrizione parte dalla scansione della giornata in ritmi regolari. E’ molto importante svegliarsi e cenare ad orari adeguati per consentire una serena digestione ed un riposo tranquillo.
La prima norma prevede di non saltare mai la colazione, per fornire all’organismo le calorie necessarie per affrontare la giornata. Quali alimenti proporre? Pane e miele o pane e marmellata o pane e cioccolato spalmabile, pancake, cereali, biscotti, fette biscottate, prodotti da forno. Meglio se preparati in casa chiaramente. Il tutto accompagnato da latte o yogurt bianco ed un pò di frutta fresca. A metà mattina è necessario uno spuntino: ideale è un alimento di facile digestione, pratico da portare a scuola ed ogni giorno diverso. Il pranzo deve essere corposo e saporito: pasta, un secondo ed un pò di pane. Un contorno di verdure, condimenti semplici e nutrienti come l’olio extra vergine di oliva, un cucchiaino di buon parmigiano.
Anche la merenda non va mai saltata: è una componente essenziale della giornata dal momento che aiuta l’organismo a non arrivare la sera con troppa fame. Sostiene le attività pomeridiane del bambino con i suoi nutrienti e deve essere varia e proporzionata. Un esempio significativo è un bel frullato oppure un centrifugato di frutta e verdura senza eccedere con zuccheri e calorie. Tra la merenda e la cena devono intercorrere almeno tre o quattro ore, per non alterare il processo di digestione.
La cena è il momento in cui la famiglia in genere si ritrova riunita a tavola: è un’occasione di condivisione e di sorrisi. Rendetela leggera con un pasto adeguato: scegliete carni e formaggi magri con l’aggiunta di olio a crudo dopo la cottura. Variate sempre le pietanze ed il modo in cui le presentate ai vostri figli: coinvolgeteli nella preparazione dei pasti. Li farà sentire più responsabili e gradiranno di più ciò che mangiano!
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