Come, dove e quando è nato il pancarré, che utilizziamo in tante ricette oggi, da quelle più semplici a quelle più sfiziose.

Chi ha inventato il pancarré e perché si chiama così
Pancarré (Ricettasprint.it)

Se c’è un pane che ha conquistato il cuore (e lo stomaco) di grandi e piccini, quello è senza dubbio il pancarrè. Questo delizioso pane da toast, con la sua forma cubica e la morbida consistenza, è diventato nel tempo un vero e proprio classico della colazione e dello spuntino.

Ma come è nato questo amato compagno di merende e sandwich? E perché proprio “pancarrè”? Le origini del pancarrè affondano le radici nell’Inghilterra del XIX secolo. In quel periodo, la rivoluzione industriale e l’urbanizzazione stavano cambiando rapidamente gli stili di vita delle persone.

Le famiglie si spostarono dalle campagne alle città, abbandonando progressivamente le tradizionali abitudini alimentari per adottare un regime più frenetico e pratico. Fu in questo contesto che nacque l’esigenza di un pane che potesse soddisfare le nuove esigenze di praticità e conservabilità.

L’idea di base era semplice: creare un pane che, una volta cotto, mantenesse una forma regolare e cubica, facilitandone il taglio e la conservazione. Così, intorno agli anni ’20 del XIX secolo, iniziarono a comparire i primi esemplari di “sandwich loaf” o “toast bread”, ovvero pani dalla caratteristica forma parallelepipeda.

Pancarré, qual è la sua storia

Chi ha inventato il pancarré e perché si chiama così
Fette di pancarré (Ricettasprint.iy)

Il termine “pancarrè” deriva proprio dalla forma quadrata o “a carré” di questo tipo di pane. In francese, “carrè” significa infatti “quadrato”, e il prefisso “pan” sta ovviamente per “pane”. Quindi il nome completo sarebbe “pane a forma quadrata”.

Oltre alla praticità di taglio e conservazione, la forma cubica del pancarrè presentava anche alcuni vantaggi tecnologici per la sua produzione. Nella fase di lievitazione, la pasta da pane veniva fatta lievitare in appositi stampi rettangolari, ottenendo così una forma regolare e uniforme.

Questo processo agevolava notevolmente la fase di cottura nel forno, garantendo una distribuzione omogenea del calore e una cottura perfetta su tutti i lati. Col passare del tempo, il pancarrè si affermò come un pane versatile e adatto a molteplici utilizzi culinari.

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Grazie alla sua morbidezza e spessore regolare, divenne l’ingrediente ideale per preparare sandwich, toast, panini imbottiti e persino dolci come il famoso french toast. Inoltre, la sua lunga conservabilità lo rese un alimento pratico e comodo da avere sempre a portata di mano.

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Oggi il pancarrè è un protagonista indiscusso della cucina moderna, presente nelle case di tutto il mondo.

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La sua iconica forma cubica è diventata un simbolo di praticità e genuinità, pur mantenendo intatto il fascino di un prodotto dalla lunga e affascinante storia. Che si tratti di un semplice toast alla marmellata o di un elaborato sandwich gourmet, il pancarrè continua a occupare un posto speciale nel cuore (e nello stomaco) di grandi e piccini.

E poi c’è anche una leggenda che vuole il pancarré concepito proprio in Italia a causa dei boia e della infamia legata al loro lavoro.