La foto del supermercato diventa virale, scatta l’indignazione sul web: “Venduti oltre trecento pezzi”

Ecco la foto del supermercato diventata virale in poche ore: nessuno avrebbe mai immaginato quello che si sta verificando in alcuni punti vendita di una nota catena distribuita su tutto il territorio italiano.

Anche tu sarai capitato in questi giorni in uno dei punti vendita della grande distribuzione e chissà se avrai notato la comparsa di un prodotto decisamente ‘strano’.

In ogni caso, è la prima volta in assoluto che si verifica, tanto da scatenare un’orda di feroci proteste sul web. Vediamo cosa è accaduto.

Fare la spesa è all’ordine del giorno, ma così è veramente incredibile: mai successo prima d’ora

Siamo in piena estate, ma fare la spesa resta una delle occupazioni principali di tutti noi. Sia di coloro che hanno una casa al mare o in montagna e quindi sono alle prese con gli approvvigionamenti di rito. Sia per coloro che dopo un breve periodo di ferie sono ritornati alle loro attività consuete. Insomma per gli italiani, da sempre cultori della tavola e del buon cibo, la spesa quotidiana è sempre uno degli impegni più onerosi da portare a termine nel corso della settimana.

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Fosse anche solo per prendere i generi di prima necessità che si acquistano freschi come pane, latte, frutta o verdura, ma tutti noi almeno una volta al giorno varchiamo la soglia di un supermercato o un rivenditore al dettaglio. Nonostante sia un impegno decisamente ordinario, quello che si sta verificando nei punti vendita di una nota catena di supermercati della grande distribuzione diffusa in ogni angolo del territorio nazionale sta suscitando scalpore. La foto circolata ha letteralmente diviso il popolo del web: da un lato coloro che accolgono la novità con una buona dose di piacere, dall’altro i negazionisti o meglio gli amanti della tradizione a tutti i costi che hanno addirittura sollevato una protesta contro l’iniziativa.

Scoppia il caso dopo la foto diventata virale sul web: tu da che parte stai?

Come anticipato, l’immagine si è diffusa sui social in pochissime ore scatenando un vero e proprio tam tam mediatico. La questione è diventata non solo oggetto di dispute social, ma di un vero e proprio caso aperto. Quasi un’inchiesta sulle pagine dei quotidiani nazionali, a cui certamente farà seguito un lungo periodo di discussioni. Quello che ha sconvolto la metà degli italiani ed entusiasmato l’altra metà è stata la moda arrivata dall’estero e che sta prendendo piede velocemente anche nel nostro paese di creare versioni alternative di alcuni prodotti.

Rendendoli dunque vendibili anche in periodi dell’anno in cui, fino a qualche mese fa, neppure lontanamente si poteva immaginare potesse verificarsi qualcosa di simile. Tutto è iniziato da un’immagine circolata sul web in cui si vede una grossa pila di panettoni di una famosa marca commerciale venduti ad un prezzo promozionale in un noto supermercato a ridosso di Ferragosto.

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Il dato riportato premia la scelta dei punti vendita: “Venduti oltre trecento pezzi”

Il quotidiano La Repubblica riporta un dato non trascurabile: in un punto vendita Conad in provincia di Bergamo, ne sono stati venduti oltre trecento in due settimane. Se qualcuno grida ad una terrificante trovata di marketing, nel popolo del web c’è anche chi invece non vi trova nulla di eccezionale. Molti sostengono infatti che la prima infornata di panettoni dell’anno arriva proprio a ridosso di Ferragosto, non trovando quindi nulla di strano nell’iniziativa del supermercato. Insomma anche quelli che mangeremo nelle prossime festività natalizie sono gli stessi messi in produzione ora e quindi nulla di strano. Se non per il fatto che associare il panettone o il pandoro all’ombrellone ha un che di surreale e forse anche un po’ triste in un certo senso. Non solo la Conad, ma numerosi sono i punti vendita della grande distribuzione che quest’anno hanno tentato l’approccio con un prodotto decisamente inusuale per questo periodo dell’anno.

Un po’ quando già a giugno, a ridosso della fine dell’anno scolastico appaiono già le proposte di zaini e cartelle per quello successivo. C’è da dire che il marketing viaggia veloce ed allo stesso modo costringe chi lo subisce ad anticipare i tempi. Ci sarebbe da dire che da un lato non dispiacerebbe a nessuno assaporare le proposte estive di pandoro e panettone ideate da molti chef e laboratori artigianali, molte delle quali anche con un cuore di gelato o semifreddo, quindi perfettamente in linea con il trend stagionale. Dall’altro però nasce nel cuore una certa malinconia, dettata dalla velocità con cui il tempo avanza e che forse dovremmo goderci di più anche nelle piccole cose. Senza anticipare i tempi, ma semplicemente lasciando ad ogni periodo le sue peculiarità. Fosse anche un solo pandoro o panettone.

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