La frutta candita non è mai stata di mio gusto, ma quando l’ho assaggiata così non posso più farne a meno a Natale. La caramello e la servo, buona e bella da vedere.
La frutta candita è un classico delle feste che, per molti, rappresenta un dolce ricordo dell’infanzia, ma per altri può essere un sapore difficile da apprezzare. Lo ammetto, anch’io appartenevo a questa seconda categoria, fino al momento in cui ho scoperto il segreto per renderla irresistibile: prepararla in casa con ingredienti freschi e naturali. Il risultato è completamente diverso da quello dei prodotti confezionati: la frutta resta succosa, il sapore si intensifica e il processo di canditura regala una consistenza morbida e piacevole, che si scioglie in bocca.
Durante il periodo natalizio, la frutta candita diventa un ingrediente versatile, perfetto per decorare dolci, arricchire panettoni e pandori, o semplicemente per essere gustata come sfizioso spuntino. Quando la preparo, mi piace scegliere agrumi, ciliegie, pere e persino fichi: ogni frutto porta con sé un colore brillante e un sapore unico. È un po’ come racchiudere l’essenza della natura in piccoli gioielli zuccherati, pronti a rendere speciale ogni tavola di Natale.
La bellezza di questa ricetta è che, oltre al risultato delizioso, il processo stesso è affascinante. Vedere la frutta trasformarsi lentamente, assorbendo lo sciroppo dolce, è quasi terapeutico. Preparare la frutta candita è un gesto di cura e pazienza, perfetto per entrare nello spirito delle feste. E poi, una volta assaggiata, diventa impossibile tornare indietro: ogni boccone è una piccola esplosione di dolcezza che conquista anche i palati più scettici.
· arance biologiche 300 g
· limoni biologici 200 g
· pere 250 g
· ciliegie fresche o sciroppate 200 g
· zucchero semolato 500 g
· acqua 1 litro
· vaniglia in bacca 1
Inizio scegliendo frutta di qualità: agrumi dalla scorza spessa, pere mature ma ancora sode, e ciliegie brillanti. Prima di tutto, lavo accuratamente la frutta e la asciugo con un panno. Per gli agrumi, uso un pelapatate per prelevare la scorza senza intaccare la parte bianca, che può risultare amara. Le pere le taglio a spicchi sottili, mentre le ciliegie, se fresche, le snocciolo con cura.
Preparo uno sciroppo mescolando acqua e zucchero in una pentola capiente. Incido la bacca di vaniglia, estraggo i semi e li aggiungo allo sciroppo insieme alla bacca stessa, per un profumo più intenso. Metto il tutto sul fuoco e porto a ebollizione, lasciando che lo zucchero si sciolga completamente. Quando lo sciroppo è pronto, abbasso il fuoco e immergo la frutta a poco a poco, in base al tipo: prima le scorze di agrumi, poi le pere e infine le ciliegie.
Lascio la frutta cuocere lentamente, a fuoco basso, permettendo allo sciroppo di penetrare. Per gli agrumi bastano circa 15 minuti, mentre le pere e le ciliegie richiedono un po’ più di tempo. Una volta che la frutta appare traslucida, segno che ha assorbito lo zucchero, la trasferisco su una griglia per farla raffreddare e asciugare. Questo passaggio è cruciale: bisogna essere pazienti e lasciare che si asciughi all’aria per almeno 24 ore.
Quando la frutta candita è pronta, la conservo in barattoli di vetro ermetici, dove può durare anche settimane, perfetta per arricchire i miei dolci natalizi. Ogni volta che la porto in tavola, accompagnata da un buon vino dolce o come decorazione su un dessert, riscuote sempre grande successo. E così, anche chi non ha mai amato la frutta candita finisce per cambiare idea, proprio come è successo a me. Una passione!
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